Il Nazionale

Cronaca | 23 maggio 2022, 18:53

Santo Stefano Roero, rinviato a giudizio l’ex sindaco e gli altri cinque indagati per le presunte malversazioni in municipio

Accolta l’istanza avanzata dal pubblico ministero dopo le indagini compiute dalla Guardia di Finanza. Il legale del primo cittadino: "Contributi erogati destinati esclusivamente a spese utili a migliorare il decoro urbano del paese"

Santo Stefano Roero, rinviato a giudizio l’ex sindaco   e gli altri cinque indagati per le presunte malversazioni in municipio

Prenderà il via con l’udienza già programmata per il 7 dicembre prossimo di fronte al collegio presieduto dal dottor Alberto Giannone, presidente della sezione penale del Tribunale di Asti, il processo nei confronti dell’ex sindaco di Santo Stefano Roero Renato Maiolo e delle altre cinque persone indagate nel procedimento sulle presunte malversazioni e sprechi di denaro pubblico verificatesi nello stesso municipio.

Il rinvio a giudizio dei sei indagati è stato deciso oggi dal giudice dell’udienza preliminare Claudia Beconi, che ha accolto l’istanza avanzata nel gennaio scorso dal pubblico ministero Davide Lucignani in seguito all’indagine nata dagli accertamenti effettuati dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Cuneo su incarico della Procura Regionale della Corte dei Conti, dopo che quest’ultima aveva rilevato in capo allo stesso Comune un deficit finanziario quantificato in oltre 1,3 milioni di euro, secondo gli inquirenti riconducibili ai quindici anni in cui il 72enne agricoltore ne era primo cittadino.

Con Maiolo, difeso dall’avvocato albese Roberto Ponzio, dovranno quindi rispondere di una articolata serie di capi d’imputazione l’ex segretario comunale Anna Maria Di Napoli (la difendono gli avvocati Serse Zunino e Benedetto Vittorio De Maio), l’architetto Cinzia Gotta (difesa dall’avvocato Michela Malerba di Torino), il geometra Giovanni Careglio (difeso dagli avvocati Katia Vassallo e Piermario Morra), un terzo professionista esterno, Marco Musso (difeso dall’avvocato Giulia Occhionero di Asti) e una dipendente comunale, Federica Borello, rappresentata dalla legale Cristina Pretti di Asti.

"L’istruttoria dibattimentale – commenta l’avvocato Ponzio, difensore di Renato Maiolo – consentirà di accertare la verità in merito ai fatti oggetto di imputazione. Il mio assistito contesta con forza l’appropriazione o la distrazione di denaro. Si propone di dimostrare che i contributi erogati sono stati destinati esclusivamente a spese utili a migliorare la qualità del decoro urbano di Santo Stefano Roero e a migliorare il tessuto sociale del paese".

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