Scatterà alle 6 (per consentire l'inizio dello spostamento alle 9) di domenica 15 maggio l’operazione di rimozione della bomba trovata nel torrente Argentina a Taggia. La conferma è arrivata poco fa dal Prefetto di Imperia, Armando Nanei, al termine della riunione che si è svolta questa mattina. Il raggio di evacuazione previsto è di un chilometro e mezzo.
Dai primi elementi che emergono appare chiaro fin da ora che si tratterà di una operazione molto complessa sia per la logistica dell'intervento che per i riflessi che avrà sul territorio di entrambi i comuni e della provincia di Imperia. Gli anziani delle case di riposo verranno portati via nei giorni precedenti e sembra che serviranno circa 600 viaggi in ambulanza. La bomba sarà portata via e fatta brillare in una cava, forse a Ventimiglia.
“Oggi – ha detto il Prefetto, Armando Nanei - sono state messe in evidenza le priorità necessarie tra cui la tutela, salvaguardia e custodia delle persone fragili, oltre a creare meno disagio possibile alla popolazione. Abbiamo constatato la massima collaborazione di tutti e credo che, con sacrificio, buona volontà e professionalità porteremo a casa il risultato nel miglior modo possibile. Non avevamo l'alternativa perché non si poteva lasciare, certamente un ordigno bellico di quelle dimensioni vita natural durante nel torrente, quindi va eliminato. Per prima cosa dobbiamo pensare alla tutela del personale operante che deve agire nella massima sicurezza e l'evacuazione deve essere gestita in maniera serena, cercando certamente il coinvolgimento delle persone che capiscono che c'è un problema di sicurezza e che tutti gli esseri viventi che si trovano in queste zone devono essere tutelate. Ma ritengo che la faremo, la grande collaborazione, a cominciare dalla Regione Liguria, dalla Provincia, la Protezione Civile, la Asl che ha un ruolo più delicato per la messa in sicurezza delle persone fragili, le persone con problematiche di carattere sanitario, le Rsa Oggi abbiamo messo sul tavolo quelle che sono le problematiche. Ognuno si prende la sua parte di responsabilità, c'è grande collaborazione con le amministrazioni comunali interessate, da Riva Ligure a Sanremo, a Castellaro, ognuno mette a disposizione quello che ha. Una volta che diamo l'ok, e l’area sarà sgombra gli artificieri inizieranno la loro attività, trasportare è la parte più, insomma, più complicata. È chiaro che non si possono escludere pericoli, ma stiamo parlando di professionisti di altissimo livello è gente che l'ha già fatto altre volte, che, insomma sa quello che fa. Ci affidiamo in maniera totale e con grande fiducia e serenità ai nostri militari, questo è fuori discussione. Il raggio dovrebbe essere intorno al kilometro e e mezzo circa per una prima fase, poi dipende, ci sono vari step, però, ripeto, in generale, cercheremo di evitare confusione e di mantenere serenità fino alla fine dell’operazione. Tra l'altro non verrà fatta brillare, ma verrà incendiata, quindi non ci sarà lo scoppio, ma verranno utilizzati dei sistemi molto meno invasivi in una cava nelle vicinanze, a Ventimiglia, o in una più vicina. Hanno detto che verrà ‘despolettato’. Comunque non ci sarà il botto finale. Abbiamo a che fare con delle persone responsabili e con una popolazione consapevole di cosa si tratta e anche i media sono parte di questo programma attraverso l'informazione. In ogni caso dovremo passare una giornata fuori casa, cercheremo di farlo creando meno problemi possibile e augurandoci che, sinceramente a vada, tutto bene. Io credo nei professionisti e quando c'è la collaborazione degli Enti e delle Istituzioni quando la gente vede che, insomma, si sta lavorando in maniera serena, ma molto attenta, senza allarmismi particolari che stiamo cose serie ti viene dietro. Tra tutti i comuni saremo intorno alle 10mila persone interessate, individueremo con molta precisione i luoghi di ritrovo. Una delle emergenze sarà quella sanitaria. Vedremo i numeri del covid, oggi non possiamo perché ci saranno quelli che guariranno e quelli che si infetteranno. Comunque la situazione sotto controllo, siamo in mano a professionisti. Sappiamo già sa quello che dovremo fare. Quindi io sono sereno e attento, questo sicuramente”.
Mario Conio, Sindaco di Taggia, ha così commentato la riunione di oggi: “Quella di oggi è stata un’importante riunione per una operazione straordinaria. Il raggio di evacuazione sarà di 1.500 metri, importante come l’ordigno ritrovato. Sono arrivate le prime indicazioni tecniche del Genio Guastatori che interverrà e oggi ci siamo messi a disposizione per le misure a sostegno dei cittadini, che non potranno allontanarsi da casa in modo autonomo. Avremo dei punti di raccolta per dare sostegno anche sul piano alimentare e sarà una sfida importante da vivere in serenità. Le operazioni saranno avviate qualche giorno prima per le persone non autosufficiente, allettate o positive al Covid. C’è anche l’aspetto dello spostamento degli autoveicoli in strada, non un obbligo ma un invito a farlo. Stiamo valutando l’ipotesi di allestire aree di parcheggio straordinarie anche se non sarà semplice”.
Il Sindaco Conio ricorda che, oltre all’evacuazione dei cittadini sarà bloccata completamente la viabilità: sia su strada, sia il traffico ferroviario. Per permettere il corretto svolgimento delle operazioni sarà necessaria la collaborazione di tuti i cittadini. Il Comune di Taggia attrezzerà, per l’occasione, delle aree di accoglienza dove sarà possibile soggiornare e ricevere assistenza, a disposizione di tutti coloro che non potranno organizzarsi in autonomia. In ogni caso, le operazioni di evacuazione dovranno essere terminate entro le 9 del 15 maggio. Per usufruire dei servizi messi a disposizione dal Comune o per ricevere ulteriori informazioni è utile registrarsi al seguente numero telefonico: 0184-462607. Oppure al seguente indirizzo email: emergenza.ordigno@comune.taggia.im.it.
Il numero telefonico sarà disponibile con i seguenti orari:
- da domani e venerdì dalle 9 alle 12;
- da lunedì 9 maggio a sabato 14 maggio, dalle 9 alle 12;
- domenica 15 maggio, dalle 7 alle 21.
Le persone con particolari problemi sanitari dovranno contattare il numero sopra indicato. Nei prossimi giorni verranno forniti ulteriori dettagli sulle modalità di erogazione dei servizi. A partire da venerdì sarà inoltre predisposta una pagina dedicata sull’homepage del sito del Comune di Taggia, dove saranno raccolte tutte le informazioni utili. Saranno, infine, attivate le notifiche e gli aggiornamenti sull’applicazione InformApp. Restano aperti gli uffici comunali per informazioni e supporto.
Il suo collega di Riva Ligure, Giorgio Giuffra: “E’ un’operazione su vasta scala con una serie di complessità, tra cui l’evacuazione dei 100 degenti della residenza per anziani ‘Anni Azzurri’. La faremo con attenzione e professionalità senza dimenticare l’impatto sulla popolazione”.
Le operazioni, come previsto nei giorni scorsi, si svolgeranno domenica e dureranno circa 12 ore. Cosa comporteranno? Innanzitutto l'istituzione di una zona rossa: un'area interdetta a chiunque, con un'estensione pari a un raggio di 1,5 km intorno al camion nel torrente Argentina dove si trova la bomba della Seconda Guerra Mondiale. Questo vuol dire che la zona da evacuare comprenderebbe completamente gli abitati di Arma di Taggia e Levà, fino alla stazione ferroviaria. Mentre, sul lato di Riva Ligure, tutta l'area tra il Camion e il torrente Caravello. Stop anche al traffico sulle strade, al transito dei treni e interdizione dello spazio aereo e nautico. Verrà evacuata anche parte della periferia Ovest di Sanremo, nella zona di Bussana.
In base al raggio indicato in questa prima fase si tratta di dover allontanare dalle proprie case almeno 8mila persone residenti a Taggia e circa 1.100 a Riva Ligure, per un periodo stimato di circa 12 ore. In questa finestra temporale, potrebbero essere interrotti anche i principali servizi (acqua, luce, gas e telefonia).
Intanto a Taggia il camion dove è stata sistemata la bomba è stato transennato anche in funzione delle molte violazioni degli ultimi giorni. Nelle ultime ore sono stati anche visti alcuni ragazzini scagliare delle pietre contro il camion.
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