Anche nella nostra provincia la Guardia di Finanza ha ripreso i controlli relativi all'utilizzo del 'bonus docenti' da parte degli insegnanti e delle insegnanti di ogni ordine e grado, e di diversi esercenti del territorio.
Attualmente i controlli - secondo il comandante del Gruppo di Cuneo della Gdf, capitano Gianluigi Mariani –, iniziati prima del Covid per disposizione nazionale e poi rallentati proprio a causa della pandemia, riguardano genericamente alcune decine di soggetti. Non si tratta di reati ma di contestazioni amministrative che, comunque, in altre province hanno portato a sanzioni pari al triplo dell'importo speso o incassato (a seconda che fossero rivolte agli insegnanti o agli esercenti).
La misura della carta del docente è stata varata dal Mise per permettere agli insegnanti di ogni ordine e grado di acquistare libri, testi, corsi di aggiornamento, biglietti, prodotti hardware e software utili all'attività didattica. Il sistema prevede l'emissione di buoni tramite un'applicazione, dall'entità variabile e con il tetto massimo di 500 euro.
A determinare gli acquisti ammessi, una specifica lista disposta dal Mise, aggiornata all'introduzione della didattica a distanza. Ma che non comprende, per esempio, gli smartphone.
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