Il Nazionale

Cronaca | 29 aprile 2022, 09:43

Ex Ilva, assemblea dei lavoratori contro il provvedimento disciplinare nei confronti dell'operaio, lunedì corteo fino in prefettura (Foto e Video)

All'operaio è arrivata una sanzione disciplinare che, spiega Stefano Bonazzi, segretario della Fiom di Genova, “di fatto è un licenziamento”. Lunedì sciopero e corteo

Ex Ilva, assemblea dei lavoratori contro il provvedimento disciplinare nei confronti dell'operaio, lunedì corteo fino in prefettura (Foto e Video)

Gli operai di Acciaierie d'Italia questa mattina si sono riuniti in assemblea per manifestare la propria solidarietà all'operaio dell'ex Ilva sospeso dopo essere rimasto coinvolto negli incidenti delle scorse settimane. All'operaio è arrivata una sanzione disciplinare che, spiega Stefano Bonazzi, segretario della Fiom di Genova, “di fatto è un licenziamento”. Lunedì i sindacati incontreranno il prefetto, mentre i lavoratori, che hanno proclamato uno sciopero di otto ore, partiranno in corteo dallo stabilimento fino alla prefettura.



Questa mattina – ha spiegato Bonazzi - l'assemblea, molto partecipata con una forte tensione dei lavoratori, ha deciso di mobilitarsi per difendere questo lavoratore che ha preso questa contestazione disciplinare, che di fatto per lui è un licenziamento. È inaccettabile perché arriva alla fine di un processo di incidenti e mancanza di sicurezza a carico dell'azienda, che prova a scaricare le responsabilità sul singolo lavoratore, una cosa inaccettabile e che si inserisce in un processo più ampio di lotta del sindacato per investimenti in sicurezza e in salute all'interno di questo stabilimento. Lunedì abbiamo un incontro con il prefetto, già preventivato, i lavoratori si mobiliteranno e andranno in corteo fino in prefettura per dimostrare alla città e soprattutto a questa azienda, che non si fermano, difendono questo lavoratore e lo stabilimento di Genova”.

Lunedì - ha dichiarato Nicola Appice, coordinatore RSU FIM Cisl Liguria - vogliamo dare un segnale forte e chiaro ad Acciaierie d’Italia con lo sciopero e il corteo perché non è accettabile che l’azienda dia la colpa ai lavoratori di tutti problemi legati alla sicurezza. Non sono stati fatti investimenti, gli episodi continuano e c’è solo il silenzio da parte di chi dovrebbe invece fare qualcosa di concreto a tutela della sicurezza dei lavoratori”.

Francesco Li Noce

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