Il Nazionale

Cronaca | 12 aprile 2022, 08:28

Torino, l'addio alle restrizioni "libera" anche i reati: 109mila in un anno, ma omicidi e rapine sono meno del pre-Covid

Lo dicono i numeri degli ultimi 12 mesi delle attività di Polizia, che oggi festeggia i 170 anni: la città festeggia la ricorrenza al PalaSermig

Torino, l'addio alle restrizioni "libera" anche i reati: 109mila in un anno, ma omicidi e rapine sono meno del pre-Covid

Quasi 109mila reati nell'arco di un anno - da marzo scorso a oggi - in netta crescita rispetto all'anno precedente (quando però le restrizioni per il Covid avevano inevitabilmente fiaccato anche le attività illegali). Sono questi i dati sull'attività a Torino e provincia da parte della Polizia di Stato negli ultimi 12 mesi.

La "ripartenza" dopo il Covid

In particolare, il totale dei delitti arriva a quota 108.963, con i reati contro il patrimonio (furti, rapine e così via) a fare la parte del leone (79%). Decisamente minoritari i reati "contro la persona" (6%) e gli "altri delitti" (15%). Una tendenza che cresce rispetto al 2020-2021 (95.705), ma che invece si mostra in calo rispetto al periodo marzo 2019-marzo 2020, quando la pandemia doveva ancora manifestarsi in tutta la sua pericolosità. In questo caso, invece di una crescita del 13,85% (sull'anno scorso), si registra un calo del -5,36% rispetto al 2019/2020, diminuzione che coinvolge sia i delitti contro la persona(-5,44%) che quelli contro il patrimonio (-2,72%). In continuità peraltro con quanto accadeva negli anni passati. 

 

Rispetto a 12 mesi fa, l'aumento dei delitti coinvolge un +4,72% dei delitti contro la persona (+4,72%), mentre aumentano decisamente di più quelli contro il patrimonio (+19,75%), mentre gli "altri delitti" sono in controtendenza con un -6,90%.

Calano gli omicidi, ma crescono violenze e lesioni



[I delitti contro la persona negli ultimi 12 mesi]

 

Prendendo in esame la categoria dei delitti contro la persona, il trend in incremento (+4,72%) riguarda, in particolare, i tentati omicidi (+18,75%), le lesioni dolose (+12,11%), le violenze sessuali (+18,92%), gli atti sessuali con minorenni (+83,33%) e le percosse (+4,40%). Di segno opposto risultano gli omicidi volontari (-11,11%), gli omicidi colposi (-66,67%), le minacce (-0,69%) e lo sfruttamento della prostituzione (-3,77%).

Boom di furti e rapine


 

I delitti contro il patrimonio continuano invece a rappresentare uno dei segmenti più consistenti (79%) del totale dei delitti perpetrati. In particolare, i furti totali (43.924), rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente (33.927) evidenziano un incremento pari al 29,47%. Anche il dato delle rapine totali (1.400) segna un trend in positivo, con una variazione percentuale, rispetto all'analogo periodo (1.011), pari al 38,48%.

E l'aumento dei furti riguarda tutte le tipologie: la componente più significativa riguarda, in ordine di classifica, i borseggi (+51,95%), gli scippi (+27,18%), i furti in esercizi commerciali (+16,81%)e, a seguire, i furti su auto in sosta (+16,06%). Anche il fenomeno delle rapine è in aumento, soprattutto ai danni di esercizi commerciali (+73,94%), ma anche in abitazione (+30%) e in strada (+29,31%).

A contrasto di questi fenomeni sono state arrestate dalla Polizia 2.571 persone, mentre ne sono state denunciate 6.754. 

 

Una storia lunga 170 anni: festa al PalaSermig

Ma la giornata di oggi è anche quella in cui la Polizia festeggia i 170 anni dalla sua fondazione. E se a Roma l'appuntamento, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è alla Terrazza del Pincio, a Torino il ritrovo è alle 17 di oggi al PalaSermig, alla presenza delle massime Autorità locali civili, militari e religiose. 

 

Dopo l’intervento del Questore Vincenzo Ciarambino, seguirà, la consegna degli attestati agli operatori di Polizia che si sono distinti in particolari e significative attività di servizio.

La cerimonia sarà documentata attraverso i profili Twitter (@QuesturaTorino) e Instagram (questuratorino_official) della Questura di Torino, con l’hashtag #AnniversarioPolizia.

Massimiliano Sciullo

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