I taxisti in presidio invadono piazza Vittorio Veneto e segnano l'avvio delle proteste per l'arrivo del Premier Mario Draghi in città. Questo pomeriggio alle 15 il Presidente del Consiglio sarà in Sala Rossa per sottoscrivere con il sindaco Stefano Lo Russo il “Patto per Torino”, i fondi straordinari messi a disposizione dal Governo nazionale per quelle città fortemente indebitate.
Protesta contro il Ddl Concorrenza
E le auto bianche, dopo aver bloccato ieri per ore in 700 la tangenziale, oggi si fermano. Questa mattina 600 vetture hanno occupato il "salotto buono" del capoluogo piemontese. Una manifestazione contro il ddl Concorrenza del governo Draghi. Nello specifico viene chiesto il ritiro dell'articolo 8 con il quale - secondo la categoria - si va a deregolamentare il settore, a favore delle multinazionali. L'articolo prevede una riforma del trasporto pubblico non di linea, quindi taxi e Ncc.
Taxi Torino: "Tariffe stabilite dal Comune"
"Come si può parlare di concorrenza - commenta Alberto Aimonecat, presidente della cooperativa Taxi Torino - su un prodotto dove le tariffe sono stabilite dal Comune?". "Le grosse multinazionali - continua - chiedono ai loro autisti di fare uno sconto al cliente del 15% per favorirlo, mentre loro si trattengono il 10%. Noi taxisti dobbiamo tenere le macchine in ordine, pagare il bollo".
Oggi taxi fermi
Oggi sarà quindi praticamente impossibile prenotare e usufruire di un taxi. "Siamo spiacenti di creare disagi ai cittadini, ma è l'unico modo perché qualcuno ci ascolti" conclude Aimonecat. E la protesta delle auto bianche continua oggi pomeriggio alle 14 in piazza Castello, dove una delegazione si unirà ad altri contestatori del Premier.
Maccanti: Stralcio dell'articolo 8"
"Le manifestazioni spontanee di Torino sono il segno di un profondo malessere nel settore del trasporto pubblico non di linea che il Governo deve ascoltare. Un intero comparto, già duramente colpito da pandemia e restrizioni, ha il timore che vadano in fumo anni di sacrifici e di lavoro. Il rischio è peraltro quello di snaturare il servizio pubblico locale. Per la Lega la posizione è chiara: stralcio dell'articolo 8 del disegno di legge sulla concorrenza e ripartenza dei decreti attuativi”. Lo dice in una nota la deputata torinese della Lega Elena Maccanti, capogruppo in Commissione Trasporti
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