Il Nazionale

Cronaca | 30 marzo 2022, 19:43

Imperia, il comune accetta 300 mila euro, si chiude dopo decenni il 'caso loculi': "Troppo rischioso andare in Appello, meglio la transazione"

La Giunta accetta la proposta, avanzata da alcune ditte di pompe funebri, dopo aver recepito il parere legale dell'avvocato Massimo Donzella. L'ente si era visto riconoscere mezzo milione di euro di danni

Imperia, il comune accetta 300 mila euro, si chiude dopo decenni il 'caso loculi': "Troppo rischioso andare in Appello, meglio la transazione"

Non conviene andare in Appello "tenuto conto dei rischi" ma è meglio "accettare la proposta transattiva" di 300 mila euro avanzata dalla controparte. Questo è quanto riportato nella delibera della Giunta di Imperia, riunitasi il 22 marzo scorso, e ha come oggetto il contenzioso scaturito tra il Comune e alcune di ditte di pompe funebri. 

All'ente vennero riconosciuti, nel gennaio dello scorso anno, 438.586,39 euro di danni, di cui 100 mila euro solo per 'danni di immagine, e 51.328,80 euro di spese di giustizia. 

Le parte coinvolte, avverso questa sentenza, avevano ricorso in Appello, ma nel contempo alcune ditte di pompe funebri hanno inoltrato istanza di transazione al Comune che adesso è stata accettata. Il Comune di Imperia aveva affidato all'avvocato Massimo Donzella l'incarico difensivo al fini di agire in giudizio per il risarcimento del danno.

"Il legale ha rilasciato parere favorevole, è scritto nelle delibera di Giunta, affermando anche che l'ammontare della somma offerta possa essere ritenuto adeguato. Tenendo presente tra l'altro che nel caso si dovesse procedere ad esecuzione forzata della sentenza di primo grado per il recupero delle somme occorrerebbe considerare i tempi, i costi e l'incertezza sul recupero integrale del  credito del Comune, qualora i debitori risultassero in tutto o in parte non capienti".

Si chiude quindi con il pagamento in favore dell'ente di 300 mila euro, cifra proposta di transazione, il 'caso loculi', nato da un'inchiesta degli anni '90 che aveva messo in luce una procedura illecita. Secondo l'impostazione accusatoria alcuni titolari e addetti di due grosse società di imprese funebri, e ad alcuni dipendenti comunali del capoluogo, intascavano le somme pagate per la concessione di loculi da parte dei cittadini. 

Redazione

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