Il Nazionale

Cronaca | 20 marzo 2022, 18:48

Il volo per la vita atterra a Torino, 9 bimbi in salvo al Regina Margherita. Cirio: “Pronti a ripartire se ce ne fosse bisogno” [FOTO e VIDEO]

Kostiantin, 15 anni, ha avuto un malore in aereo: medicato in volo dall’equipe della dottoressa Fagioli, è stato trasportato in terapia intensiva del Regina Margherita

Il volo per la vita atterra a Torino, 9 bimbi in salvo al Regina Margherita. Cirio: “Pronti a ripartire se ce ne fosse bisogno” [FOTO e VIDEO]

Missione compiuta. È atterrato intorno alle 17 all’aeroporto di Caselle il volo che ha trasportato a Torino nove bambini ucraini e due adulti malati gravemente. I piccoli pazienti verranno curati al Regina Margherita, dove potranno essere assistiti in tutta la fase terapeutica, impossibile da garantire in Ucraina.

Polina, Heorhii, Dmytro, Olexandr, Victoria, Solomia, Kostiantin, Dmytro. Sono i nomi dei malati, la più piccola di soli due mesi, il più grande di 18 anni, che verranno curati al Regina Margherita, dove potranno essere assistiti in tutta la fase terapeutica, impossibile da garantire in Ucraina. Ognuno di loro è infatti affetto da malattie gravi, come tumori solidi, linfomi e insufficienza epatica.

La grande paura per Kostiantis: stabilizzato in aereo

Uno di loro, in aereo, ha avuto bisogno di una cura immediata a causa di un malore ed è già stato trasportato in ambulanza presso la terapia intensiva dell’ospedale infantile. “Il ragazzino che non è stato bene in aereo è stato stabilizzato a bordo, ora è partito con l’ambulanza e andrà dritto in terapia intensiva. Poi capiremo le condizioni generali, è un bambino nuova diagnosi e pertanto è necessario cominciare al più presto l’iter terapeutico”, ha affermato Franca Fagioli, direttrice del reparto di Oncologia Pediatrica del Regina Margherita.

In Ucraina - ha proseguito la dottoressa - la situazione è complessa e i medici sono in grande difficoltà. È stato un viaggio importante per questi bambini che incominceranno da noi le terapie”.

Cirio: "La grande dignità di chi è costretto a chiedere aiuto"

La seconda missione è compiuta, ma siamo pronti a fare tutte quelle che servono” è il commento di Alberto Cirio, che ha partecipato in prima persona al viaggio in Romania. “Augurandoci che non servano più missioni e che la guerra finisca oggi stesso, noi siamo comunque pronti a ripartire, perché questi bimbi qui se non li vai a prendere non possono scappare dalla guerra. Se non li vai a prendere non possono essere curati. Se non li vai a prendere non puoi salvargli la vita”. 

Alle mamme ho detto che vanno in uno degli ospedali migliori d’Italia per curare i loro figli. Ho visto nei loro occhi la speranza, la riconoscenza, la grande dignità di persone che sono costrette a chiedere aiuto”, ha concluso Cirio.

Andrea Parisotto

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