“Oltre 800 milioni da spendere in tre anni per il comune di Genova”. Lo ha detto l'assessore al bilancio Pietro Piciocchi al convegno 'PNRR e le opportunità per il Territorio' presentato questa mattina a palazzo Tursi.
"Nello specifico - spiega Piciocchi - la riqualificazione delle fortificazioni genovesi oltre 70 milioni, bandi sull’abitare del centro storico oltre 100 milioni e la riqualificazioni di Sampierdarena più di 130 milioni e ci saranno progetti anche sulla riqualificazione di scuole di ogni ordine e grado”.
A chi gli fa notare che l'arrivo dei finanziamenti potrebbero essere un modo per fare pace con il quartiere in rivolta per il dislocamento dei depositi chimici, Piciocchi risponde: "Non credo ci sia di fare pace, l'amministrazione è impegnata, e non da oggi su tutti i quartieri della città, la nostra è una città policentrica, non ci sono periferie, siamo alla ricerca di tutte le opportunità di finanziamento per rilanciare i nostri quartieri".
Il Sindaco Marco Bucci ha valuto sottolineare che “Dei 6 miliardi che abbiamo a mala pena 2 arrivano dal PNRR , infatti gli altri 4 e più sono fondi statali. Genova ha dimostrato grande capacità nel far arrivare i finanziamenti, in questi 5 anni, sapendo risolvere le cose e sapendo metterle in pratica con fatti concreti. Sono contento che oggi ci sia tanto audience e gente interessata dato che con i fondi del PNRR ci aspettiamo che facciano da volano per i fondi privati perché quando l’infrastruttura si mette in moto assieme ai fondi pubblici arrivano anche quelli privati. Oggi infatti sono stati presentati tutti i vari progetti approvati da Roma come PINQua".
Sulla portata, in termini occupazionali dell'arrivo dei fondi, Bucci non si sbilancia, ma spiega: "Pubblicheremo quelli ottenuti in questi cinque anni, siamo a 23-24mila, ovviamente ci sono posti di quelli che lavoreranno per le infrastrutture, ma la cosa più importante saranno quelli creati in futuro grazie alle infrastrutture che stiamo costruendo ora, questi sono un po' più difficili da prevedere, ma parliamo sempre di migliaia di posti di lavoro".
Infine Il presidente Regione Liguria Giovanni Toti ha detto che “L’efficacia dei fondi in arrivo dipenderà da tutta la nostra capacità di usarli bene ne è un esempio il fatto che i porti della Liguria sono trai primi destinatari di fondi. Oggi si tratta di mettere a terra questi investimenti nel modo più utile e veloce e costruirne intorno un sistema di formazione professionale, un sistema tra domanda e offerte di lavoro, della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione che faccia sì che questi soldi che paghiamo oggi non vengano pagati dai nostri figli come debito ma che vengano restituiti dalla nostra generazione come aumento della produttività”.
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