“I bambini hanno una resilienza incredibile, forse non si sono resi conto della situazione, o hanno dei genitori straordinariamente rassicuranti che gli hanno fatto affrontare questa situazione. Mi è sembrato di vivere dentro ‘La Vita è Bella’, il capolavoro di Roberto Benigni”. Lo racconta Matteo Niccolai, fotografo genovese che ha organizzato la spedizione insieme ad alcuni amici, - con cui ha costituito il 'Movimento Spontaneo Persone per le Persone', - che domenica notte ha portato a Genova 19 bambini e 22 donne fuggiti dal conflitto in Ucraina.
“Insieme a un gruppo di amici, - racconta Matteo a La Voce di Genova - poco dopo la notizia dell’invasione russa ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso di fare qualcosa, all’inizio pensavamo di fare una raccolta e poi abbiamo deciso di portarla noi, sapendo, vista la nostra esperienza nel campo, che ci sarebbe stata sovrabbondanza di arrivi”.
“L’idea – continua – era quella di reperire un pullman da sette, nove posti, da guidare noi stessi, ma alla fine grazie a una colletta, all’importante contributo di una finanziatrice e a un prezzo davvero speciale dell’azienda imperiese di trasporto 'Riviera Bus', siamo riusciti ad affittare un pullman da cinquanta posti”.
“In Ucraina - conclude - avevamo alcuni contatti, arrivati lì abbiamo visto persone davvero spaventate, soprattutto le mamme, mentre i bambini hanno una resilienza incredibile. In futuro ci saranno altri viaggi, non sappiamo quando, questa missione così complessa è stata la prima per tutti noi, abbiamo notato alcune cose sulle quali vogliamo lavorare per migliorare l'efficacia della missione”.
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