“Sono stato bloccato dalla pagina Regione Liguria per avere pubblicato post a sostegno dell'Ospedale di Albenga. Non posso più pubblicare, commentare e vedere la pagina. Certi personaggi hanno una concezione della democrazia molto egocentrica”.
Con queste parole Gino Rapa annuncia ai numerosissimi fan della sua pagina Facebook il blocco messo in atto dalla Regione Liguria nei confronti dei suoi commenti. Una sorta di vera e propria censura social.
“Probabilmente non hanno gradito il fatto che commentavo i loro post in modo critico - spiega ai microfoni di Savonanews -, ma non ho mai utilizzato parole ingiuriose. Sono stato bannato perché non gradivano un punto di vista critico ed eventualmente il dissenso rispetto alle scelte fatte”.
Gino Rapa, come cittadino e come portavoce dei "Fieui di Caruggi", in questo periodo sta dando molto spazio alla protesta contro la decisione della Giunta regionale di non riaprire il Pronto Soccorso di Albenga. Anche la rubrica di pillole linguistiche condotta su Radio Onda Ligure vedrà tre passaggi per porre in evidenza l’esigenza per tutto il comprensorio ingauno di riavere il servizio riattivato e invitare gli ascoltatori alla manifestazione che si terrà l’11 marzo alle 17.30, con ritrovo presso piazza Petrarca (Croce Bianca di Albenga).
Dal suo profilo Facebook si legge infatti: “Venerdì 11 marzo sarò in piazza con coloro che, ancora una volta, cercheranno di difendere l'Ospedale di Albenga e il suo Pronto Soccorso. Con ogni probabilità la manifestazione, che mi auguro molto partecipata, non otterrà l'esito sperato, perché l'ottusità politica e la disonestà intellettuale sono troppo spesso più potenti delle esigenze dei cittadini, ma io ci sarò perché è giusto esserci e non voglio confondermi con chi sceglierà volutamente di non esserci. Ci sarò perché lo devo ai miei genitori e ai miei nonni che mi hanno lasciato un ospedale vero, costruito grazie ai lasciti degli avi del nostro territorio. Ci sarò per rispetto di mio padre che per anni è stato Amministratore onesto, scrupoloso e leale dell'Ospedale nella sua vecchia sede. Ci sarò perché lo devo a mia figlia e a mio nipote e a tutti i giovani del comprensorio albenganese, perché non voglio immaginare che per colpa di politicanti incapaci siano privati del fondamentale diritto alla salute. Ci sarò per i nostri anziani costretti a curarsi, e purtroppo anche a morire, lontano da casa e dai familiari. Ci sarò per le future mamme perché non debbano più partorire in autostrada, rischiando la vita loro e del nascituro, nel tentativo di raggiungere un troppo lontano punto nascite. Ci sarò per i medici e le dottoresse, per le infermiere e gli infermieri, che con abnegazione portano avanti un lavoro in condizioni difficili e precarie, che lottano ogni giorno in prima linea nonostante gli ostacoli che una classe politica egoista e poco lungimirante frappone; ci sarò perché ho visto molti di loro piangere per le condizioni in cui il nostro ospedale nuovo, moderno, efficiente, attrezzato, e soprattutto indispensabile, è stato ridotto da politicanti di ogni partito! Ci sarò per la gente delle nostre vallate per cui avere un Pronto Soccorso non lontano significa spesso la salvezza, ci sarò per i nostri turisti che moltiplicano la popolazione residente e non trovano la dovuta e necessaria assistenza. Ci sarò per i militi e le militesse delle Pubbliche Assistenze che dedicano con grande generosità il loro tempo agli altri con un impegno troppo spesso non riconosciuto. Ci sarò perché la manifestazione non avrà connotazioni partitiche, ma sarà un grido comune e unitario nato dal cuore della gente. Ci sarò perché non posso accettare che un solo individuo, con la sua corte, possa decidere 'contro' chi invece dovrebbe tutelare e difendere. Ci sarò per la mia coscienza, perchè se non ci fossi mi sentirei un verme, come chi gioca con la salute e la vita degli altri e come chi ne è complice”.
Un blocco che ha indignato non solo i suoi compagni di "monellate" ma anche diverse realtà associative del comprensorio.
Come ad esempio il creatore e amministratore della pagina Facebook Alassiowood, Gigi Ciccione, al quale si sono uniti i "Cittadini stanchi" che, sempre sul noto social network, ha definito Rapa come "l'eroe del giorno" e questo stop "veramente stupido e deprecabile, un segno di debolezza e idiozia" il quale "la dice lunga su da chi siamo gestiti e sui loro metodi democratici", come "motivo in più per essere presenti venerdì 11 marzo alle 17: 30 in piazza Petrarca per la manifestazione apartitica a favore del Pronto Soccorso".
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