Il Nazionale

Cronaca | 04 marzo 2022, 16:50

Il grande, ultimo abbraccio di Savigliano a Francesco Gerbaldo

Tutta la città, commossa, si è stretta alla mamma Adonella Fiorito, presidente dell’associazione “Mai più sole”. La chiesa di Sant’Andrea gremita di gente per l’estremo saluto al figlio, giornalista del Corriere di Savigliano

Il grande, ultimo abbraccio di Savigliano a Francesco Gerbaldo

C’era tutta la città di Savigliano a porgere l’estremo saluto, nella parrocchia di Sant’Andrea, a Francesco Gerbaldo, il giornalista del settimanale locale Corriere di Savigliano morto improvvisamente, stroncato da infarto, nel primo pomeriggio di mercoledì.

Un gesto di partecipato affetto nei confronti della mamma, Adonella Fiorito, presidente di “Mai più sole”, l’associazione che si occupa di donne vittima di violenza ben oltre i confini saviglianesi.

Commosso il ricordo del direttore del Corriere, Andrea Giaccardi, prima del rito religioso.

“Francesco – ha detto Giaccardi – era un collega che conosceva a menadito Savigliano in tutte le sue espressioni. Appassionato, viveva il mestiere come un qualcosa di totalizzante, un’attivita che amava, che aveva inseguito con determinazione e che assorbiva la sua giornata 24 ore su 24. Sapeva scavare nei fatti, voleva capirli. Aveva imparato a raccontarli con competenza e professionalità. Era umile e proprio per questo ci ha insegnato molto. Era la nostra sentinella sulla città”.

Il celebrante, don Paolo Perolini, abate di Sant’Andrea, nella prima parte dell’omelia si è rivolto direttamente alla mamma, donna provata per l’ennesima volta da un lutto (proprio due anni fa, a fine marzo 2020, aveva perso in Spagna un altro figlio, Federico, di 37 anni).

“Non dobbiamo avere timore di gridare a Dio il nostro dolore e la nostra rabbia perché Dio – ha detto il sacerdote – non ama le ipocrisie e sa quanto grande sia la tua sofferenza, cara Adonella, in questo momento. Una sofferenza che umanamente è intollerabile e che solo la speranza cristiana può aiutarci a sopportare”.

Amici, colleghi, amministratori, tanta gente hanno voluto stringersi intorno alla mamma, provata dalla perdita di tre figli e dalla morte, ancora in giovane età, del marito Claudio.

Chi scrive, ha avuto la fortuna di conoscere Francesco, quando muoveva i suoi primi passi al Corriere di Savigliano. Ragazzo timido, ma estremamente generoso, desideroso d’imparare un mestiere che non si può fare se non si ha una profonda, amorevole curiosità della comunità in cui si vive.

E Francesco Savigliano la conosceva in tutte le sue declinazioni, sociali, associative e politico-amministrative.

Quando, finalmente, dopo una lunga e faticosa gavetta aveva trovato la sua strada, la morte lo ha strappato brutalmente alla sua mamma e ai suoi colleghi.

Insieme all’informazione locale, aveva sempre mantenuto viva la sua altra grande passione, i fumetti di Topolino e Paperino.

Francesco resterà nella nostra memoria come un piccolo, grande giornalista, uno di quei tanti operatori dell’informazione locale che, umilmente, cercano di capire e raccontare la loro città e il territorio, non per sentito dire, ma perché sono sul campo ogni giorno, 24 ore su 24, ogni settimana, 7 giorni su 7.

GpT

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