Il Nazionale

Cronaca | 01 marzo 2022, 11:41

Ucraina, padre Vitaliy: "Per far sparire le tenebre bisogna accendere la luce della speranza" (Video)

Ai connazionali in patria " “Stanno resistendo, purtroppo lo stress si fa sentire, hanno chiesto aiuto, qui non si tratta di aspettare, ma di dare subito da mangiare"

Ucraina, padre Vitaliy: "Per far sparire le tenebre bisogna accendere la luce della speranza" (Video)

Questa è veramente una buona sera perché siamo tutti insieme, un gesto molto forte attorno al popolo ucraino, ringrazio veramente per questa buona serata anche se in Ucraina è già il quinto giorno di guerra, speriamo che sia una buona serata”. Lo ha detto padre Vitaliy Tarasenko, rappresentante della comunità ucraina a Genova che dallo scoppio del conflitto si sta adoperando in prima linea per l’accoglienza dei profughi in arrivo e per la spedizione dei pacchi con alimenti e farmaci verso l’Ucraina.

Padre Vitaliy ieri era presente alla fiaccolata per la pace organizzata dal Comune: “Questa fiaccolata è un bel segnale che per far sparire le tenebre bisogna accendere la luce della speranza, della vicinanza e del lavoro che fate. Ringrazio tutti i cittadini di Genova per la grande generosità dimostrata con centinaia di messaggi e telefonate”.

Nella parrocchia di Santo Stefano è iniziata la raccolta dei primi aiuti e un camion è pronto per partire da Genova verso l’Ucraina.

Purtroppo – continua – non sappiamo ancora rispondere in che modo possiamo organizzare la raccolta di aiuto comunitario, ma vedo che qualcuno ha già portato i pacchi nella chiesa di Santo Stefano. Grazie, perché aspettare è pesante sapendo che qualcuno in Ucraina sta aspettando il nostro aiuto”.

Il pensiero di padre Vitaliy va ai propri connazionali: “Stanno resistendo, purtroppo lo stress si fa sentire, hanno chiesto aiuto, qui non si tratta di aspettare, ma di dare subito da mangiare, abbiamo un camion a Genova e dobbiamo riempirlo con la nostra solidarietà. Non sappiamo quante persone arriveranno, ma tanti mi chiamano e mi chiedono aiuto, alcune famiglie sono già arrivate, sono molto toccati da questo momento anche dal punto di vista dei documenti e delle garanzie”.

Francesco Li Noce

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