Il Nazionale

Cronaca | 23 febbraio 2022, 19:11

Nuovo scippo ai danni di un’anziana nel centro storico di Alba: è il secondo in un mese

Attilio Cammarata (Comitato di Quartiere). «Non dobbiamo fare allarmismo, ma ridimensionare queste criticità e riportarle sotto il controllo in cui sono sempre state». Antonio Di Ciancia (Polizia Locale): "Nuove telecamere in arrivo in diverse zone della città"

Nuovo scippo ai danni di un’anziana nel centro storico di Alba: è il secondo in un mese

In un mese due episodi di microcriminalità hanno segnato il centro storico albese. Lo scorso 18 gennaio in via Macrino una signora di 80 anni era stata scaraventata a terra da un ragazzo che era poi fuggito nelle vie adiacenti, dove aveva poi gettato la borsa priva degli averi della donna, nel frattempo soccorsa dai presenti increduli.

Venerdì scorso, 18 febbraio, la stessa dinamica, ma in via Bertero, all’angolo con via Gardini. A essere strattonata è stata una donna di 88 anni che stava rientrando a casa per il pranzo. In pieno giorno un ragazzo l’ha avvicinata e le ha portato via la borsa, lasciandola a terra dolorante a una spalla. Grazie alle telecamere presenti nei due luoghi teatro degli scippi i Carabinieri sono risaliti ai borseggiatori: si tratterebbe di due ragazzi extracomunitari residenti in una comunità di accoglienza poco distante da Alba.

Due episodi che fanno pensare, soprattutto a come intervenire prima che si raggiungano livelli preoccupanti. e il messaggio deve essere positivo, come sottolinea Attilio Cammarata, presidente del comitato di quartiere del Centro Storico, che afferma: «Noi adulti siamo le radici profonde della società, i giovani i frutti che devono crescere bene grazie a noi. Prendo in prestito questo pensiero di Papa Francesco per dire che, di fronte a questi episodi, sicuramente non consoni alla nostra città, non dobbiamo fare allarmismo, ma dobbiamo ridimensionare queste criticità e riportarle sotto il controllo, in cui sono sempre state. Per fare questo ci vuole un giusto equilibrio tra forze dell’ordine e istituzioni. Dobbiamo lavorare tutti insieme, a partire dalle associazioni, dalle famiglie, per rendere il futuro di Alba sempre più sicuro e civile».

E le iniziative non mancano, prosegue Cammarata, che dichiara: «Insieme alle tre parrocchie del centro, Duomo, San Giovanni e San Damiano, si lavorerà a un progetto dedicato ai giovani per far riscoprire la giusta socialità dopo questo periodo di pandemia. Un modo di stare insieme e di diventare sempre più responsabili»

Una responsabilità che deve partire dalle istituzioni, per il presidente del comitato di quartiere: «Secondo noi l’Amministrazione comunale dovrebbe agire prima, facendo prevenzione, stando più attenta a situazioni di criticità. Maggiori controlli, maggior sorveglianza. Sul tema sicurezza qualcosa si è fatto, ma non è sufficiente: è un problema che sembra mettere in crisi le Amministrazioni che si sono succedute in città. Cerchiamo di lavorare tutti insieme per risolvere questo problema che, pur piccolo, deve essere stroncato sul nascere. Nelle grandi città il disagio di alcuni giovani si vede… . Lungi da noi pensare di arrivare a tanto!».

Antonio Di Ciancia, comandante della Polizia Municipale, precisa che «il Corpo di Polizia Locale ha collaborato coi Carabinieri fornendo le immagini video delle telecamere pubbliche della zona che, insieme a quelle di una telecamera privata, hanno permesso di arrivare a identificare il borseggiatore vestito di nero. Sul fronte sicurezza, in accordo col Comitato di Quartiere, abbiamo installato questa mattina (23 febbraio) una seconda telecamera. Così nella zona ora ce ne sono due: una che punta sulla parrocchia di San Giovanni e una verso via Pertinace e via Bertero. Presto saranno attive anche altre quattro telecamere: le aree interessate sono San Cassiano in via Pieroni, Piana Biglini, strada Guarene al Mussotto e lago San Biagio».

«Nell’immediato futuro – prosegue il comandante Di Ciancia – sono previste altre installazioni e una gestione pubblica di telecamere di privati che vorranno collaborare, in base al progetto “Città sicure”, permesso dalla legge. Appena si potrà nel post pandemia, verranno potenziate nuovamente le figure dei vigili di quartiere».

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