Dopo una mattinata lunga e convulsa, partita con insulti e cori contro la Confindustria e proseguita con gli scontri con le forze dell'ordine all'esterno dell'Unione Industriale, si è chiusa nel primissimo pomeriggio la manifestazione studentesca partita questa mattina attorno alle 10.
Contro la Maturità e l'alternanza scuola-lavoro
Due i principali motivi che hanno spinto i giovani a protestare: l’esame di maturità e le condizioni dell’alternanza scuola-lavoro.
Corteo sciolto all'altezza dei Giardini Reali
Poco prima delle ore 14, dopo una lunga trattativa, gli studenti (con una partecipazione ridotta rispetto alla mattinata) hanno provato a raggiungere la prefettura. La polizia gli ha negato ogni accesso a piazza Castello, con il corteo che si è sciolto all'altezza dei Giardini Reali.
Qui i ragazzi hanno srotolato uno striscione con su scritto "Non una base, non un soldato per la guerra imperialista". Gli studenti si sono poi diretti a Palazzo Nuovo per un'assemblea conclusiva della giornata.
I sindacati condannano gli incidenti della mattina
"Dolorosa e inammissibile la violenza scatenata durante la manifestazione odierna a Torino", hanno dichiarato in una nota gli esponenti della Silp Cgil. "Chiedere il dialogo, ma rispondere con la violenza, squalifica la propria iniziativa e offende tutti coloro che hanno a cuore temi importanti quali sono: la scuola, la sicurezza sul lavoro, la giustizia sociale. Coloro che hanno aggredito i lavoratori di polizia, evidentemente, non vogliono alcuna mediazione. Lavoratori di polizia e manifestanti incolpevoli vittime di violenza sono una ferita profonda per tutto il Paese e un’offesa per la democrazia e la dignità del lavoro".
Le reazioni della politica
"Acquisti tutti gli elementi, lunedì darò comunicazioni in aula (durante il Consiglio comunale, ndr). Le scene che ho visto di fronte all'Unione Industriale sono intollerabili, solidarietà assoluta agli agenti feriti", ha dichiarato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. "Sono scene che non hanno nulla a che fare con le legittime istanze degli studenti e mi dispiace che altri ne approfittino per far degenerare manifestazioni come questa, che erano state pensate con fini e uno spirito nobile ben diverso".
"Centri sociali che assaltano palazzi e forze dell’ordine messe dietro i cancelli: questo il risultato di un Ministro che ha scaricato la responsabilità sugli agenti e che non distingue studenti da facinorosi, limitando vergognosamente i primi e mettendo i tappeti rossi ai secondi anziché isolarli e fermarli". Così, in una nota, Augusta Montaruli, deputato torinese di Fratelli d'Italia. "Gli esponenti dei centri sociali che provano a prendere le fila delle manifestazioni studentesche per destabilizzarle non andavano invitati ai tavoli del dialogo. Lamorgese si dimetta".
"Nel corteo studentesco di questa mattina abbiamo potuto osservare una minoranza di violenti, infiltrati, che hanno aggredito le forze dell'ordine con bastoni e lancio di oggetti. Questi elementi, spesso appartenenti ai centri sociali, vanno allontanati dai cortei, individuati e puniti", ha dichiarato il commissario cittadino della Lega (e assessore regionale alla Sicurezza) Fabrizio Ricca. "Manifestare è un diritto, scatenate guerriglia e violenza, no".
"Non si protesta mandando dei poliziotti all'ospedale e nemmeno vandalizzando una città: gli studenti hanno tutti i diritti di protestare, ma i violenti sono incivili e delinquenti che devono essere isolati e puniti. La mia piena e personale solidarietà’ ai poliziotti feriti, alle loro famiglie e a tutte le vittime di queste incresciose azioni”, ha dichiarato l'assessore regionale all'Istruzione Elena Chiorino.
"Inaccettabili le immagini arrivate dall'Unione Industriali", ha scritto Paolo Damilano, fondatore e leader di Torino Bellissima, che sui social esprime "massima solidarietà agli agenti forze dell'ordine feriti e massima fermezza nella condanna di questi gesti criminali, perché di questo stiamo parlando. Manifestare è un diritto, ma rispettare donne e uomini in divisa è un dovere: Torino non può diventare il luogo di sfogo dei violenti e di chi non vuole rispettare le regole. Sarebbe ora che tutti lo dicessero con chiarezza".
"Se protestare è sempre un diritto, commettere atti di violenza non solo è sempre inaccettabile, ma finisce per oscurare le ragioni stesse - sociali e politiche - di una manifestazione", ha detto Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati in Consiglio regionale. "Rifiutiamo di accettare che sia questo il modo di manifestare".
"Sembra incredibile ma qualcuno riesce solo a vedere i manganelli che si alzano ma non riesce a intravedere, forse perché non lo vuole, le mazzate inferte con le aste di bandiera sulle forze dell’ordine da parte dei manifestanti, cercando di colpire la testa dei poliziotti con la punta delle aste, come si vede chiaramente in alcuni video che girano in rete", ha sottolineato il sindacato di Polizia Siulp.
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