Il Nazionale

Cronaca | 10 febbraio 2022, 07:34

Maturità, studenti ancora in piazza contro la seconda prova scritta

"L'atteggiamento del Ministro - dice Francesco Devoti, Coordinatore della Rete degli Studenti Medi di Genova- è sintomo di un'immaturità politica molto forte, nonché la prova che Bianchi ha perso totalmente il contatto con il Paese reale"

Maturità, studenti ancora in piazza contro la seconda prova scritta

Dopo una mobilitazione che ha portato in piazza più di 100mila studenti e studentesse e dopo che il Consiglio Superiore dell'Istruzione ha bocciato la proposta di Bianchi, pare che comunque il Ministro abbia deciso di seguire le sue idee iniziali. Ma le studentesse e gli studenti non ci stanno e hanno convocato un presidio davanti alla Prefettura, in Largo Lanfranco, alle 16 di questo venerdì, l'11 febbraio. 

"L'atteggiamento del Ministro - dice Francesco Devoti, Coordinatore della Rete degli Studenti Medi di Genova- è sintomo di un'immaturità politica molto forte, nonché la prova che Bianchi ha perso totalmente il contatto con il Paese reale. Non è possibile, infatti, che dopo la grande ondata di tumulti e mobilitazioni di venerdì scorso, che ha portato più di 100mila studentesse e studenti in piazza, e dopo il parere contrario del Consiglio Superiore dell'Istruzione, il Ministro continui a voler proseguire sulla sua malsana idea di inserire anche la seconda prova. Una malsana idea che vorrebbe tornare alla normalità, ma sulla pelle di chi è ormai da tre anni che non conduce una vita normale".


Il ritorno alla normalità, almeno nelle scuole, sembra ancora molto lontano, con diversi casi ancora nei vari istituti e un sistema di tracciamento praticamente assente in Liguria. "Deve essere molto chiaro - aggiunge Devoti - che nelle scuole la normalità non esiste ancora. A differenza di quanto riportò il Ministro settimane fa, infatti, abbiamo molti casi di classi in dad o in modalità mista. E questo è gravissimo. Per di più mancano ancora molte misure di sicurezza, mancano le mascherine FFP2 nelle scuole, mancano i tamponi molecolari gratuiti per gli studenti e le studentesse e, in ultimo, un sistema di tracciamento ad hoc per le scuole. La nostra Regione, su questo, continua a non fare niente".


Gli studenti e le studentesse, perciò, hanno deciso di scendere in piazza, e lo faranno venerdì 11 febbraio alle 16, davanti alla Prefettura in Largo Lanfranco.

Redazione

Commenti