È inziata oggi, lunedì 7 febbraio, in Tribunale a Cuneo, la discussione del processo sul fenomeno del caporalato nel Saluzzese. Nel 2018, l'arresto di un cittadino del Burkina Faso, 'Momo' Tassembedo, un ex lavoratore che secondo l’accusa, insieme ai titolari di due aziende una frutticola a Lagnasco e una di pollame a Barge, imputati anch’essi, avrebbe recuperato manodopera tra gli stagionali che ogni anno giungono sul territorio per la raccolta della frutta.
Nel corso dell’istruttoria erano state sentite le voci dei braccianti e dei sindacati. A ottobre era stata la volta di 'Momo' Tassembedo, il presunto caporale. Dopo il suo esame, avevano deciso di sottoporsi i titolari dell’azienda frutticola di Lagnasco, madre e figlio. Poi il titolare dell’azienda di pollame a Barge.
Il pubblico ministero Carla Longo, che sostiene l’accusa, dopo tre ore di requisitoria ha richiesto la condanna di tutti e sette gli imputati: "Ritengo che la prova sia stata raggiunta per tutti gli imputati, a prescindere dal loro ruolo - ha concluso il sostituto -. Tutte le condotte sono state provate, anche l'approfittamento del bisogno che è elemento costitutivo del reato."
Per 'Momo' Tassembedo sono stati chiesti 6 anni e 8 mesi di reclusione, oltre a 23mila euro di multa, che corrispondono a 1.000 eruro per ogni lavoratore "reclutato". Per madre e figlio titolari della ditta frutticola di Lagnasco la richiesta è stata di 5 anni e 20mila euro di multa; per il padre, chieste le attenuanti generiche, è stata proposta una pena di 3 anni e 4 mesi, oltre alla multa, analoga la posizione della madre. Per i titolari della ditta di pollame di Barge l'accusa ha formulato una richiesta in punto pena di 5 anni e 11mila euro di multa, sia per il titolare che per la moglie.
Con l'accusa, anche i legali di parti civili hanno formulato le loro richieste. Per i due lavoratori (africani) , è stata chiesta una provvisionale immediatamente esecutiva di 50mila euro ciascuno, per la CGIL Cuneo e FLAI di Cuneo 15mila euro a entrambe. Per l'associzione di Sicurezza e Lavoro (parte civile ndr) sono stati invece proposti 15mila euro di risarcimento, con almeno 10mila euro di provvisionale.
Il 21 febbraio, le arringhe delle difese degli imputati,
Commenti