Presa di posizione del Varese: il presidente Stefano Amirante, viste e raccolte le immagini dal campo (il video di Vito Romaniello-Domenico Ghiotto e la foto di Domenico Ghiotto), usa parole chiare e nette sull'episodio che ha deciso la partita. Ma soprattutto sul comportamento successivo da parte degli avversari (giocatori, dirigenti e giornalisti) che «raccontano una storia non vera». Ovvero che il gol partita sia stata un'evidente autorete di Mamah e non un colpo di mano di Benassi (clicca QUI per la mano de Dios, clicca e leggi QUI ma anche QUI e QUI).
Ecco le parole del presidente Stefano Amirante
Non è mia intenzione usare toni e parole non consone a una partita di calcio come spesso accade.
Nel calcio sbagliano tutti: allenatori, giocatori, dirigenti, arbitri e guardalinee.
Però non penso neppure che sia corretto che venga raccontata una storia non vera: nel dopo partita ho sentito dire da alcuni giocatori, dirigenti e giornalisti che era evidente l’autogol di Mamah.
Non gli ho risposto prima e non voglio farlo adesso ma voglio che guardino il video e il fermo immagine di quanto successo in campo. Non mi aspetto né le scuse della terna arbitrale, né le scuse di chi ci guardava ridendo fuori dagli spogliatoi ma che tutti, a partire dal giocatore che ha segnato di mano, guardando queste immagini riflettano sul loro ruolo del calcio.
Noi comunque abbiamo ancora diciassette partite per dimostrare quello che valiamo. E lo faremo fino in fondo con la consapevolezza di dare tutto e di rispettare i principi di lealtà che sono alla base di questo sport.
𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 𝐀𝐦𝐢𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞 - 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐂𝐢𝐭𝐭à 𝐝𝐢 𝐕𝐚𝐫𝐞𝐬𝐞
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