Imperiesi divisi sull’obbligo del green pass per accedere agli uffici postali e in banca. Come previsto dal decreto legge 1/2022 da oggi è necessario esibire la certificazione verde, che si ottiene dopo aver ricevuto il vaccino anti-covid, oppure con l’attestazione di essere guariti dalla malattia o con il tampone negativo, per usufruire di una serie di servizi.
Il Governo con questo provvedimento da un lato mira a incentivare la campagna vaccinale dall’altro vuole scongiurare l’aumento dei contagi, soprattutto in questo periodo caratterizzato dalla variante Omicron. Siamo stati in centro città e abbiamo registrato le opinioni di molti cittadini che attendevano il proprio turno per entrare alla posta. C’è chi ritiene giuste le nuove disposizioni governativo e chi invece, le giudica discriminatorie.
“E’ un macello oggi, ci racconta un utente, perché chi ha il green pass non registra problema, ma chi non ce l’ha mette in crisi tutto e tutti. Non ritengo comunque questo obbligo giusto. Non è normale perché ci sono persone anziane che non possono neanche farlo (il vaccino ndr) che sono sole, non hanno figli e parenti, e si ritrovano bloccati a non fare alcun prelievo oppure andare in banca e pagare le bollette. Non è giusto".
“Tanto non cambia nulla, sottolinea una cittadina in fila, questa situazione chissà per quanto ce la porteremo. Non lo ritengo giusto ed è un grande problema per le persone anziane”. Stesso pensiero questo di molti altri utenti in coda stamani. “Dovrebbero eliminarlo per i servizi essenziali, sottolinea un cittadino, fra poco andremo a fare anche la spesa con il green pass e non va bene”.
“Senza green pass non si può entrare, fare un tampone è impossibile in quanto ci sono code infinite e bisogna prenotare e se si ha una bolletta in scadenza, evidenzia una cittadina, si vedrà interrompere l’utenza e registrerà tanti problemi. Credo che sia discriminatorio ciò. La salute è una scelta personale, come curarsi è una scelta del singolo. Spero che questo obbligo decada in fretta perché diventerà veramente difficile per una grande fetta della popolazione. Ci sono tante persone che non ce l’hanno. Penso ad esempio a quegli anziani che non possono fare il vaccino e già da tempo non possono prendere neanche una corriera per spostarsi e dipendono dagli altri”.
In misura minore il fronte dei favorevoli alla nuova norma. “Lo ritengo giusto, dichiara una giovane, dopo due anni di pandemia è giusto vaccinarsi per il bene nostro e quello degli altri. Le code alla posta ci sono sempre, ovviamente ci dobbiamo organizzare ed è normale cosi, ma questo provvedimento è per la tutela di tutti quindi sono d’accordo”.
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