Non si ferma la protesta dei magazzinieri Zara, che da qualche tempo sono alla dipendenze dell’agenzia interinale Manpower e che dal 31 gennaio, dopo circa quindici anni, non lavoreranno più con la multinazionale spagnola dell’abbigliamento.
Presenti anche mogli e figli
Dopo il sit-in del 18 gennaio scorso i lavoratori - una decina - sono tornati a sventolare le bandiere “Si Cobas” dinanzi l’ingresso dello store di via Roma, stavolta accompagnati da mogli e figli.
“Andremo avanti a oltranza, non é giusto sostituirci con altre persone precarie”, ribadiscono i lavoratori, che dal 1º febbraio avranno qualche certezza in meno.
"Andremo avanti a oltranza"
“Da Manpower ci hanno detto che per sei mesi frequenteremo un corso di formazione guadagnando 800 euro lordi, dopo non sappiamo cosa accadrà”, hanno spiegato.
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