Il Nazionale

Cronaca | 19 dicembre 2021, 14:38

Via Genova, la vicesindaca dona la Costituzione ai 18enni: "Il lavoro sia vita e non morte". Cirio: "Morire così non è pensabile"

Michela Favaro ha incontrato i neo maggiorenni: "Il drammatico episodio di ieri impone a tutte le istituzioni di porre la sicurezza dei lavoratori come priorità, perché sul lavoro si fonda la Carta". Lo stesso pensiero per il governatore del Piemonte in un post su Facebook

Via Genova, la vicesindaca dona la Costituzione ai 18enni: "Il lavoro sia vita e non morte". Cirio: "Morire così non è pensabile"

È passato solo un giorno dalla tragedia che ieri mattina, in via Genova, è costata la vita a tre operai che stavano lavorando sulla gru crollata al suolo per cause ancora da accertare. Ma nella mattinata di oggi l'insegnamento che si deve trarre da un evento di questo genere è stato ribadito dalla vicesindaco di Torino, Michela Favaro, ai ragazzi che festeggiano il loro passaggio alla maggiore età.

"Il lavoro come vita e non come morte"

L'incontro si è tenuto alla parrocchia del Murialdo, alla presenza di don Roberto Volterra. Una Messa al termine della quale è stata donata a tutti i ragazzi una copia della Costituzione Italiana. Quella che ribadisce fin dalle prime righe che la nostra è una Repubblica "fondata sul lavoro". "Il tragico episodio di ieri - ha detto Favaro - impone a tutte le istituzioni di collocare la sicurezza dei lavoratori come priorità perché il lavoro deve essere vita e non morte".

E il dono della Costituzione ribadisce questo aspetto. "È stata un'occasione - ha aggiunto la vicesindaca - per richiamare i giovani a un ruolo attivo all'interno della comunità civile. L'impegno politico e amministrativo deve essere vissuto con spirito di servizio".

Cirio: "Non è accettabile andare a lavoro e morire"

Anche il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, è tornato sui fatti di sabato mattina. "Parliamo di intelligenza artificiale, di idrogeno, di tecnologie capaci di portarci nei punti più lontani dello spazio. E poi ti alzi al mattino per andare al lavoro e invece vai a morire. A pochi passi dalla tua vita, dai tuoi affetti più cari. Non è pensabile, non è accettabile".

E aggiunge, tramite un post sul proprio profilo Facebook: "Molti degli incidenti sul lavoro avvengono nel settore edile. Il Pnrr porterà in Piemonte e nel nostro Paese migliaia di cantieri. Questa tragedia enorme, con tutte quelle che abbiamo contato negli anni, evidenzia il punto debole di un sistema che dobbiamo fare in modo di rendere sicuro. Perché il lavoro è un bisogno, è un diritto. E morire per il primo articolo su cui si fonda la nostra Costituzione, in una Italia orgogliosa di essere moderna e democratica, è sintomo di qualcosa di grave e profondo che abbiamo il dovere di affrontare insieme".

 

Il lutto silenzioso della gente

Intanto, nella giornata di oggi molte persone hanno voluto rendere un silenzioso omaggio alle tre vittime recandosi sul luogo della tragedia. Alcuni hanno lasciato dei fiori, altri delle piccole candele. Ma c'è anche chi raccoglie i pensieri e i ricordi che risalgono alle ore precedenti al crollo: "Quel braccio meccanico era inclinato in maniera strana - dice una signora che abita nella zona -, come se si trattasse di un arcobaleno. Non ho competenza in materia e magari questa mia osservazione non significa nulla, ma mi aveva lasciato una brutta sensazione".

Mentre il Comune di Torino ha ribadito che nel giorno dei funerali dei tre operai sarà lutto cittadino.

Massimiliano Sciullo

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