Da una tragedia all'altra, Torino ha riscoperto questa mattina in via Genova il dolore che spezza le vite e che lascia attoniti coloro che rimangono. Una sensazione che ha ripreso a diffondersi poco dopo le 10 del mattino e che conoscono bene i familiari delle vittime della ThyssenKrupp di Torino, che hanno voluto far arrivare la loro solidarietà in un momento così difficile: "Ormai una strage senza fine. Come familiari della strage della ThyssenKrupp che ha ammazzato i nostri ragazzi 14 anni fa esprimiamo la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime. Ribadiamo che dopo 14 anni la giustizia per i nostri cari non è ancora stata compiuta, gli assassini italiani se la sono scampata con qualche anno e quelli tedeschi sono ancora a piede libero. Chiediamo nuovamente allo Stato e a tutti gli organi competenti di rimettere al centro il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro e di fare rispettare le sentenze. Questo non può essere solo un tema che viene affrontato negli anniversari o quando succedono i disastri, ma dev'essere un impegno quotidiano".
Laura, la sorella di Rosario Rodino, aggiunge: "Sono vicina alle famiglie coinvolte e solo chi si trova in questa situazione può capire. Chi governa non sta facendo nulla affinché gli assassini della Thyssen siano davvero puniti. Sono ancora fuori dal carcere dopo 14 anni e il codice penale prevede più di 20 anni in galera. I sindacati dove sono? Ho chiesto da anni di organizzare una manifestazione per le morti sul lavoro, ma nessuna risposta! Quando succedono queste cose si mettono in moto, ma i fatti dove sono?".
La mamma di Giuseppe Demasi, Rosina Platì, commenta: "c'è sempre quel maledetto urlo che mi fa tornare in mente Giuseppe che lo gridava mentre stava bruciando. È l'urlo di quei lavoratori che continuamente perdono la vita. È una storia che si ripete di continuo. Siamo stanchi. 14 anni fa avevamo detto mai più Thyssen. Basta! Anch'io esprimo il mio cordoglio alle famiglie".
Martedì presidio davanti alla Prefettura: c'è anche il Comune
Intanto martedì pomeriggio, davanti alla Prefettura, ci sarà una manifestazione dei sindacati per rilanciare il tema della sicurezza sul lavoro. "La Città di Torino parteciperà al presidio convocato dai sindacati di martedì prossimo davanti la Prefettura”, aggiunge il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. “Fermare le morti sul lavoro - prosegue - è un impegno che riguarda tutti. Quello di oggi - sottolinea - è solo l’ultimo drammatico caso, serve un’azione comune di istituzioni, sindacati e datori di lavoro. La sicurezza sul lavoro - conclude - è una questione nazionale, servono controlli e rispetto delle norme”.
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