Vecchi materassi, indumenti stracciati, decine di bottiglie e mucchi di spazzatura. Una piccola discarica a cielo aperto, con una vista eccezionale: la Porta Palatina.
A due passi da quello che secoli fa rappresentava il varco d’accesso alla civitas romana, oggi considerato tra i principali monumenti del capoluogo, il degrado lascia di stucco. Sorprende il torinese, figurarsi il turista, magari lo stesso che qualche giorno fa ha raggiunto il Piemonte per seguire i campioni del tennis e trascorrere qualche giorno in città.
In ogni tour che si rispetti, non può mancare la visita alla Porta Palatina e al Parco Archeologico che la circonda. Proprio qui, a due passi da piazza Castello, dal Duomo, nel cuore della vecchia Augusta Taurinorum, salendo la piccola collinetta d’erba che si affaccia su corso Regina Margherita, lo spettacolo è indecoroso. Un problema che gli ultimi sindaci non sono riusciti a risolvere, ma che in prossimità di grandi eventi sportivi, come le Atp Finals e la Coppa Davis, forse era il caso di affrontare.
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