Sotto i portici del Comune di Torino, davanti allo sguardo imperioso del Duomo, simbolo per eccellenza della chiesa torinese. E’ qui, in piazza San Giovanni, in pieno centro, che una decina di clochard da ormai diverse settimane hanno allestito un vero e proprio accampamento.
Situazione che si ripete
Una situazione che si ripropone ciclicamente, di anno in anno, e che porta con sé un’amara riflessione: perché gli homeless torinesi preferiscono rimanere in centro, ma al freddo, piuttosto che recarsi in uno dei tanti dormitori della città o negli spazi messi a disposizione dal Comune stesso grazie al piano freddo? Difficile trovare una risposta, l’argomento è di certo complesso.
La casa di chi non ha nulla
Quello che è altrettanto certo è che di giorno le scalinate del palazzo che ospita dipendenti comunali, dirigenti e assessori, sono diventate la casa di persone che non hanno nulla. Di giorno i clochard si spostano, vanno e vengono dai loro giacigli di fortuna. Di notte, quando diventa buio e la temperatura si abbassa, si riparano dal freddo sotto le coperte.
I tanti 'rifugi' del centro
Tanti sono i rifugi sparsi per il centro: la galleria San Federico, i portici di via Po, di via Roma e di piazza Statuto. Nonostante le tante soluzioni proposte e presentate negli anni, una grande città come Torino sembra non riuscire a risolvere la questione degli “ultimi”, offrendo loro soluzioni più dignitose.
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