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Politica | 11 novembre 2021, 12:51

Movida, dal comune no alla chiusura dei locali alle 23.30, Bordilli: "Non si può danneggiare il commercio"

L'assessore, annunciando un nuovo protocollo che affiancherà l'ordinanza già in vigore, ha imputato, tra le cause della mala movida il post lockdown

Movida, dal comune no alla chiusura dei locali alle 23.30, Bordilli: "Non si può danneggiare il commercio"

No alla chiusura dei locali alle 23.30, ma maggiori controlli e l'attivazione di strumenti legati al sociale per prevenire l'abuso di alcolici da parte dei giovani. Così l'assessore al commercio e al centro storico Paola Bordilli sulla richiesta degli abitanti di Santa Maria di Castello che questa sera si vedranno per discutere del problema movida, e per lanciare la proposta, già annunciata questa mattina, di chiudere i locali prima di mezzanotte.

Bordilli, annunciando un nuovo protocollo che affiancherà l'ordinanza già in vigore, ha imputato, tra le cause della mala movida il post lockdown.

“Io penso, - ha dichiarato a La Voce di Genova l'assessore - come anche questa mattina il sindaco ha confermato, che non si può andare a danneggiare il commercio sano per colpa di pochi commercianti, o soprattutto fruitori, o persone che si portano l'alcol da casa. Noi da confronti fatti con altre città abbiamo visto che dal periodo post lockdown c'è stata maggiore movida, nella nostra città, ma anche in altre, con cui siamo in contatto per condividere strumenti in tema movida e altri temi”.

Sicuramente – continua - dobbiamo fare uno sforzo maggiore per tutto quello che riguarda i controlli, soprattutto dopo mezzanotte, ma al contempo attivare anche strumenti legati al sociale, per far sì che oltre alla parte di controllo possa esservi una parte che vada a intercettare i bisogni e le necessità che i giovani hanno, che non devono generare un disturbo dei cittadini, che è sacrosanto”.

Anche il sindaco Marco Bucci, questa mattina rispondendo all'intervento di un membro del comitato che ha organizzato l'assemblea di questa sera aveva detto: “Ci deve essere la possibilità per cittadini e turisti di poter entrare in un servizio pubblico anche oltre mezzanotte, possiamo parlare delle 2, delle 3, però ci deve essere questa possibilità, che non deve andare a ledere il diritto del cittadino di poter dormire sei ore. Fino a ora abbiamo messo le ordinanze che dicono che da mezzanotte non si può consumare fuori, ovvero che non si può fare chiasso fuori, infatti molte sanzioni sono state fatte ai negozi per i rumori all'esterno del negozio. Efficaci? Abbiamo chiuso sette negozi, e il tar ce ne ha fatti riaprire cinque, quindi c'è anche questo problema, noi chiudiamo i negozi che fanno chiasso, ma il tar ce li fa riaprire”.

Noi – conclude il sindaco – troveremo il modo per far sì che chi non si comporta bene deve essere sanzionato e deve essere chiuso. Io vorrei da voi cittadini la collaborazione nell'identificare e aiutare la sanzione per chi non si comporta bene, anziché fare la sanzione generale su cui pagano tutti. Ci sono locali che stanno lavorando bene, anche oltre mezzanotte non disturbano il sonno. Questi sono esempio per tutti, e ai cittadini chiedo di mandarci le segnalazioni”.

Francesco Li Noce

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