Il Nazionale

Cronaca | 29 ottobre 2021, 14:31

Omicidio dell’ex Auchan: Francesco Borgheresi condannato a 14 anni di reclusione

Questa mattina in tribunale a Cuneo la sentenza del processo al 45enne militare, reo confesso dell’uccisione di Mihaela Apostolides. L’accusa aveva chiesto vent’anni. Il legale di parte civile: "Non c’erano i presupposti per la concessione delle attenuanti generiche". La difesa: "Riteniamo la sentenza equa"

Omicidio dell’ex Auchan: Francesco Borgheresi condannato a 14 anni di reclusione

Sotto custodia cautelare in carcere dal maggio 2020, ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato. Il militare Francesco Borgheresi, classe ’76, di Firenze ma in servizio a Pinerolo, era accusato di omicidio aggravato dalla Legge del Codice Rosso, detenzione d'armi e porto illegale di arma da fuoco. Assassino reo confesso di Mihaela Apostolides, è stato condannato questa mattina in tribunale a Cuneo con le generiche equivalenti all’aggravante contestata a 14 anni di reclusione per l’omicidio della donne e a 1 anno e 2 mesi per le restanti accuse, oltre al pagamento di 2.000 euro di multa. L'accusa aveva richiesto una condanna a 20 anni di reclusione. "Siamo molto soddisfatti -ha dichiarato il difensore di Borgheresi-. Questa è una sentenza che riteniamo equa ma molto probabilmente faremo appello perché è giusto valorizzare alcuni aspetti"

Il gup Cristiana Gaveglio aveva ammesso la richiesta del legale dell’imputato, l'avvocato Beatrice Rinaudo, di subordinare il rito alternativo alla perizia psichiatrica e all’acquisizione del caso Forteto. Per il consulente di parte non vi erano dubbi: Francesco Borgheresi era capace di intendere di volere quando, in quel tardo pomeriggio del maggio 2020, ha sparato quattro colpi di pistola alla sua ex compagna nell’ex parcheggio dell’ex Auchan di Cuneo.

 Il cadavere della 44enne, di origine rumene, residente a Cuneo ma domiciliata a Saluzzo, era stato trovato riverso sul sedile anteriore di una Fiat Panda, ferma nel grande piazzale dal lato opposto all’ingresso del supermercato.

Reo confesso, Borgheresi era stato interrogato dal pm Alberto Braghin, titolare del fascicolo insieme alla collega Marinella Pittaluga.

“Ho perso la testa”, aveva detto il militare fra le lacrime confessando l’omicidio della ex compagna. I due avevano una relazione. Si erano conosciuti nel 2018. La donna, inizialmente, lavorava come cameriera in un locale di Verzuolo.

Il lockdown li aveva tenuti distanti per circa tre mesi. Borgheresi l’ha ammazzata sparandole quattro colpi di pistola. L’ha colpita al petto e al fianco. Anche lui era rimasto ferito a una mano. “Abbiamo litigato”, aveva spiegato il militare, che ha ricostruito le ultime 24 ore trascorse insieme alla donna. Partito da Firenze giovedì, era stato ospitato da Apostolides nella casa che lei condivideva insieme alla sorella. L’alloggio era di proprietà del nuovo datore di lavoro delle donne: il titolare di un night club di Cuneo.

A costituirsi parti civili, le due sorelle della vittima, assistite dall’avvocato Alberto Crosetto. "Secondo noi – spiega il legale – mancavano i presupposti per la concessione delle attenuanti. Ad oggi il danno non è stato ancora risarcito. E' stata concessa una provvisionale di 35mila per parte civile. Il rimanente danno sarà liquidato in separata sede".

CharB.

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