È stata assolta da ogni accusa, dopo tre anni dal Gup del tribunale di Busto Arsizio Luisella Pia, impiegata bancaria di Canelli, accusata di avere riciclato i proventi di un traffico di droga internazionale.
La vicenda è del 2018, quando la vita della donna, tranquilla e incensurata, che conviveva con la madre anziana, venne scossa brutalmente a ottobre, quando la Guardia di Finanza di Milano Malpensa, bussò alla porta della sua casa canellese.
Lei stava per recarsi al lavoro, come ogni giorno, ma fu posta ai domiciliari e finì sui giornali con l'accusa di avere riciclato i proventi di un traffico di droga internazionale.
I fatti
L'indagine, coordinata dalla procura di Busto Arsizio competente per territorio (per l'aeroporto di Malpensa), verteva su un presunto traffico internazionale di cocaina proveniente da Sud America e Olanda. La donna era legata ai un cittadino di origine dominicana, pare cliente abituale della banca, considerato dalla Guardia di Finanza a capo di una presunta organizzazione di narcotrafficanti.
Ha sempre negato le accuse
A carico dell'impiegata canellese, addetta allo sportello della banca nazionale, l'ipotesi di riciclaggio. Avrebbe, secondo le accuse cambiato diverse migliaia di euro, provento della vendita di cocaina in banconote da 200/500 euro. La donna, assistita dagli avvocati Giovanna Balestrino di Nizza Monferrato e Alberto Avidano di Asti ha sempre negato le accuse.
"Tre anni di inferno, spiega l'avvocato Avidano, spesi a ripetere a tutti che nulla sapeva di quei traffici, che non aveva mai nemmeno visto uno spinello, che aveva solo servito un cliente della banca che aveva movimentato contanti, però in piccolissime somme, 1000 euro a marzo e altri 1000 ad aprile 2017".
Ora, dopo 3 anni, il Gup del tribunale di Busto Arsizio l’ha assolta da ogni accusa.
"Luisella Pia - continua Avidano - spera di poter recuperare un po’ della sua vita, auspicando di tornare ad esser vista per quello che è: una persona normale, onesta lavoratrice".
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