Il Nazionale

Cronaca | 11 ottobre 2021, 15:33

La verità di Alex Pompa: "Ho ucciso solo per difendere mia madre"

Il giovane di Collegno in aula ha raccontato la sua versione dei fatti: "Papà ci maltrattava da tempo, l'ultima volta aveva urlato: ora vi ammazzo tutti"

La verità di Alex Pompa: "Ho ucciso solo per difendere mia madre"

Parole pesanti come pietre, per spiegare cosa accadde quel tremendo 30 aprile 2020, nella loro casa di Collegno: “Sono intervenuto solo per difendere mia madre dall'ennesima aggressione. Papà ci maltrattava da tempo e quella volta disse: ora vi ammazzo tutti”. Alex Pompa ha raccontato in aula quanto accadde la sera in cui uccise il padre Giuseppe.

"Ho cercato solo di anticipare mio padre"

Alex Pompa ha ricordato come il genitore si fosse diretto verso la cucina, con l'intento di andare al cassetto dei coltelli: "Il mio istinto di sopravvivenza ha pensato solo ad anticiparlo”, ha detto il giovane, costretto ad uccidere per non essere ucciso, assieme al fratello e alla madre (entrambi presenti in aula questa mattina, ndr). 

"Dopo non ricordo più niente"

Alex, difeso dall’avvocato Claudio Strata, ha cercato di ricostruire quei concitati momenti, ma dopo aver colpito il padre è come se fosse calato il buio: “Da quel momento non ricordo più niente", ha aggiunto l'ex studente dell'alberghiero di Pinerolo. Per il pm Alessandro Aghemo i coltelli usati dal giovane in realtà sono stati sei e il padre è stato assassinato con 34 pugnalate.

Prima di chiudere il suo intervento, Alex ha regalato ancora un ricordo ai giudici, per far capire quale clima si respirava in casa: “Ogni sera abbracciavamo mamma più forte pensando che il mattino dopo, forse, non l’avremmo più rivista”. Fino a che la sera del 30 aprile 2020 è finito tutto. Anche se quel gesto compiuto un anno e mezzo adesso ha condotto il giovane in un'aula di tribunale.

redazione

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