Il Nazionale

Cronaca | 29 settembre 2021, 12:02

Ritorno ‘in presenza’ per le celebrazioni del patrono della Polizia di Stato [GALLERIA FOTOGRAFICA]

Il questore Salvo: “Questo momento di ritorno alla relazione è il nostro Family Day”. Riconoscimenti e parole di elogio per otto poliziotti andati in pensione

Ritorno ‘in presenza’ per le celebrazioni del patrono della Polizia di Stato [GALLERIA FOTOGRAFICA]

Mi si apre il cuore vedere così tanto affetto. Quest’anno ho salutato tanti colleghi andati in pensione e vi dico che ho sofferto a lasciarli andare senza valorizzare l’enorme contributo che hanno dato alla città. Hanno lasciato io servizio in punta di piedi senza nemmeno abbracciare i colleghi. Questo San Michele che finalmente ci dà la possibilità di tornare a un momento di relazione ho voluto dedicarlo a loro. Colleghi che hanno dato la vita a questo mestiere, che è una missione. Questa giornata è anche di Family Day”.

Così si è espresso il questore di Asti, Sebastiano Salvo, nell’ambito delle cerimonie per la ricorrenza di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato, ancora in svolgimento in questi minuti presso una tensostruttura appositamente allestita nel cortile della Biblioteca Astense.

La mattinata si è aperta alle 9.30 con la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti della Polizia di Stato posto all’ingresso della Questura, per commemorare i poliziotti deceduti in servizio. Alle 10, in Cattedrale, il vescovo di Asti monsignor Marco Prastaro ha officiato una messa celebrativa.

Momenti di coesione particolarmente importanti in questo periodo storico, come ha sottolineato anche il prefetto di Asti, Alfonso Terribile: “E’ un ritorno a casa e non nascondo la mia emozione in questo giorno di festa. Il Covid non ci ha concesso di festeggiare, ma grazie a San Michele siamo riusciti a farlo oggi. È straordinaria la vita che voi avete condottò perché è la vita del nostro Paese”.

Il sindaco Maurizio Rasero ha invece voluto rimarcare in particolare “Il ringraziamento per la collaborazione quotidiana: è un lavoro di squadra, sempre. Stimoli che arrivano da un bellissimo rapporto, che consente sempre di migliorarci. Lavorate sempre anche quando non siete in divisa e gli astigiani sanno del vostro impegno costante”.

I RICONOSCIMENTI AL PERSONALE ANDATO IN PENSIONE

Nel corso della mattinata sono state anche consegnate le medaglie che il Capo della Polizia ha conferito al personale congedatosi nel corso dell’ultimo anno per per raggiunti limiti di età, quale doverosa attestazione di riconoscenza per il servizio prestato.

I riconoscimenti sono stati assegnati al commissario capo Ettore Ricci, sostituto commissario Liliana Maccario, vice ispettore Vladimiro Bagicalupo, ai sovrintendenti c. Maurizio Beato, Antonio Iacocca, Marialuisa Panno, Pietro Meli, Giuseppe Sandrini e l’assistente c.c. Enrico Sereno.

Queste le motivazioni

Ettore Ricci 

Entrato in amministrazione nel 1981, nell’allora corpo delle guardie di p.s., A seguito di progressione in carriera, diventa ispettore, ricoprendo tutte le qualifiche del ruolo corrispondente, per poi accedere al ruolo dei funzionari con la qualifica di commissario capo. Presta servizio alla questura di Alessandria e poi in quella di asti, ove per molti anni ricopre l’incarico di vice dirigente della squadra mobile. Trasferito poi alla sezione di p.g. Della locale procura, con incarico di responsabile dell’aliquota polizia di stato, viene successivamente assegnato alla sezione polizia postale e delle comunicazioni di asti, sempre in qualità’ di responsabile. Nel 2018 ritorna in questura ove, sino al suo congedo, ricopre l’incarico di vice dirigente dell’u.p.g.s.p..

Ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed attestati per meriti di servizio.

E’ un abile bricoleur e lavora egregiamente il legno: il suo soprannome infatti è “Geppetto”.

Ispettore superiore s.u.p.s. Liliana Beatrice Maccario

Entrata in polizia nel 1986, viene assegnata da subito alla questura di asti dove presta servizio per la maggior parte della sua carriera, fatta eccezione per il periodo in cui svolge la sua attività alla sezione di p.g. della locale procura. In questura lavora per molti anni alla squadra mobile, prima donna ad essere assegnata ad un ufficio investigativo. Matura esperienza nella trattazione dei reati di genere ed ottiene numerosi riconoscimenti e attestati per meriti di servizio. Ulteriormente affina le sue conoscenze lavorando anche all’ufficio immigrazione e alla divisione anticrimine ove si specializza nel settore delle misure di prevenzione.

Da anni impegnata nel sociale, chiamata “lilly” ma il suo nome di battaglia, negli anni è stato “Heidi”.

Vice ispettore Vladimiro Bacigalupo

Arruolatosi nel 1981, nell’allora corpo delle guardie di p.s., Ha sempre prestato servizio alla questura di asti, prima alla Digos, poi all’ufficio stranieri, quindi alla squadra mobile, e a seguire, alla squadra ammnistrativa della divisione Pas. Qui matura una vasta esperienza nel settore dei controlli e delle licenze ai pubblici esercizi.

Congedatosi con la qualifica di vice ispettore, è da sempre un appassionato sportivo, prova ne siano i numerosi brevetti, conseguiti presso centri di formazione e addestramento certificati a livello nazionale, quali quello di trainer di difesa personale, manovratore di corde, assistente bagnanti, operatore subacqueo di salvataggio e operatore subacqueo fino a 60 metri.

Ha ricevuto molteplici riconoscimenti per meriti di servizio.

Noto con il diminutivo di “Vladi”, il suo must sono le camice fantasia, preferibilmente a fiori, stile hawaiano

Sovrintendente capo Maurizio Beato

Arruolatosi nel 1981, nell’allora corpo delle guardie di p.s., Ha prestato servizio prima alle questure di Vercelli e di Genova, poi alla questura di Torino, per diversi anni in qualità di addetto alla squadra mobile, al commissariato distaccato di rivoli, quindi alla questura di Milano presso il commissariato Sempione e da ultimo alla questura di Asti.

Durante la sua permanenza a Torino, concorre in molteplici occasioni nel dispositivo di sicurezza del procuratore dr Giovanni Falcone in occasione dei suoi viaggi di lavoro nel capoluogo piemontese.

Appassionato di musica, suona batteria, chitarra e tastiera; il suo soprannome, negli anni torinesi, è stato “Dumbo”.

Sovrintendente capo Pietro Meli

Arruolatosi nel 1982, viene quasi subito assegnato alla questura di Asti, non prima di essere stato aggregato per alcuni mesi alla questura di Roma per servizi di vigilanza, ordine pubblico e volante.

Arrivato ad asti ed inizialmente impiegato come operatore di volante, per poi passare alla squadra amministrava della divisione pas, viene successivamente assegnato alla Digos dove presta servizio per oltre vent’anni sino alla data del suo pensionamento.

Nel corso del suo cammino professionale, partecipa a numerosi servizi di protezione e sicurezza a tutela di eminenti personalità del mondo politico e viene sovente aggregato ad altre questure sempre per il disimpegno di delicati, analoghi servizi.

Ha ricevuto numerosi attestati e riconoscimenti per meriti di servizio.

Soprannominato “Zù Meli” tanto per ricordare le sue origini sarde, è’ appassionato di lettura e pratica regolarmente footing. E’ noto per la sua, a volte incontenibile, loquacità.

Sovrintendente capo Antonio Iacocca

Arruolatosi nel 1983, viene assegnato in prima istanza all’allora reparto celere di Padova, dove entra nel gruppo sportivo delle fiamme oro, gareggiando per l’atletica leggera. Tra l’83 e l’85 è campione italiano di decathlon e di lancio del giavellotto, qualificandosi anche alla semifinale dei campionati europei a squadre.

Per molti anni presta servizio alla questura di asti, in qualità di operatore della sala operativa e video terminalista, nonche’ di addetto alla divisione amministrativa e all’ufficio immigrazione.

Suo figlio filippo, 17 anni, è campione italiano Juniores e under 18 di lancio del martello.

Il suo nome di battaglia, nel periodo di permanenza alle fiamme oro, è stato “minotauro”.

Vice sovrintendente Marialuisa Panno

Entrata in polizia nel 1986, viene assegnata in prima istanza alla questura di Torino dove, oltre a prestare servizio all’ufficio di gabinetto, è impiegata anche come operatore di volante. Successivamente trasferita all’allora ufficio ispettivo interregionale sempre di quel capoluogo, approda alla questura di asti in qualità di addetta prima all’ufficio immigrazione, poi alla divisione anticrimine, dove sta per concludere il suo percorso professionale.

Oggi, infatti, per “Marilu’, è il penultimo giorno di servizio, visto che è saluterà il 1° ottobre per godersi la meritata pensione.

Le sue passioni sono la palestra e, quando riesce, i viaggi, insieme ad un selezionato gruppo di amiche e colleghe che, scherzosamente, l’hanno soprannominata “Pannolina”.

Vice sovrintendente Giuseppe sandrini 

Entrato in polizia nel 1984, viene assegnato in prima istanza all’allora reparto celere di Torino, per poi essere trasferito all’autocentro della polizia di stato di quel capoluogo e, successivamente allo scalo aereo di Torino caselle dove viene impiegato in servizi di sicurezza e controllo documentale in ambito aereoportuale.

Nel 2013 arriva alla questura di asti dove per un primo periodo è impiegato come operatore di volante per poi essere assegnato alla squadra amministrativa della divisione pas.

E’ un esperto meccanico ed è appassionato di motociclette.

Pare che una delle sue peculiarità sia quella di essere un “logorroico-tuttologo”: è in grado, infatti, di dilungarsi con profusione su qualsivoglia argomento, mettendo a dura prova le capacità di resistenza di chi lo ascolta, primi fra tutti gli stessi colleghi.

Assistente capo coordinatore Enrico Massimo Sereno

Entrato in polizia nel 1989, viene assegnato in prima istanza alla questura di Torino – commissariato sezionale “San Secondo”, dove è impiegato in servizio di volante. Gli anni torinesi lo vedono protagonista di numerosi interventi, tra cui il salvataggio di un aspirante suicida che gli vale una medaglia di bronzo al valor civile e il diploma per atti di eroismo rilasciato dalla fondazione “Carnegie”. Sempre a Torino, nel corso di un intervento in uno stabile abbandonato, rimane ferito, per fortuna senza conseguenze, nel corso di una sparatoria, con un gruppo di cittadini stranieri tra cui figurava un soggetto ricercato per omicidio.

Trasferito alla questura di Asti nel 1993, inizialmente viene assegnato alla squadra volanti, successivamente alla squadra mobile, dove affina la propria esperienza in campo investigativo. Gli ultimi anni di servizio lo vedono impiegato all’ufficio tecnico-logistico e, in molte occasioni, di nuovo come operatore di volante, servizio questo che ha svolto anche l’ultimo giorno di attività.

Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e attestati, tra cui, non ultimi quelli di pubblica benemerenza per l’impegno dimostrato in servizi di protezione civile.

E’ un cuoco provetto, prova ne sia che prima di entrare in polizia, ha lavorato in tale veste in numerosi esercizi alberghieri e di ristorazione, oltre che sulle navi della marina, nel periodo del servizio militare prestato con il grado di sergente.

Leggendaria la sua “paella” che, ci auguriamo, voglia quanto prima farci riassaggiare.

I colleghi della squadra mobile lo avevano soprannominato “Lo strano”.

 

Va infine sottolineato che nel corso del suo intervento il questore, dando lettura di una lettera inviata dal Capo della Polizia Lamberto Giannini, ha citato anche Domenico Albano – funzionario che ha diretto l’Ufficio Immigrazione e Amministrativo, nonché svolto servizio anche a Torino e nell’ambito della Polizia Scientifica – che nei prossimi giorni verrà premiato nell’ambito di una cerimonia a Roma.

Massaro, Testa, Martinelli

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