Radici piantate nella tradizione e lo sguardo proiettato al futuro. E’ da questo straordinario binomio che prende vita il nuovo parco pensile del Lingotto, realizzato sulla celebre pista del complesso simbolo di quella che fu la Fiat, oggi Stellantis.
Il parco pensile
Il parco urbano sospeso più grande d’Europa, con le sue 40.000 piante, è un inno al Green e alla sostenibilità. Ma non solo: tra le 300 specie presenti, per lo più autoctone, spazio ovviamente per le auto e per l’arte. Sono infatti nove le sculture del’900 messe a disposizione dalla Fondazione Maeght, per una galleria a cielo aperto unica nel suo genere.
La mostra
La mostra aprirà al pubblico nei prossimi giorni, dal 25 settembre, e sarà visitabile sino al 13 febbraio 2022. Torinesi e turisti potranno ammirare nove opere dei massimi scultori del Novecento, abitualmente ospitate presso i giardini del museo di Saint Paul de Vince: dai bronzi e una scultura di Mirò ai bronzi di Ossip Zadkin e Jean Arp, passando per opere importanti di Jean Paul Riopelle, Claude Viseaux, Norbert Kricke e Barbara Hepworth.
Camerana: "Luogo monumentale, che rinasce"
"Abbiamo fatto un giardino pensile molto importante, in grado di trasformare questa pista che era stata un po' abbandonata. C'è una riconquista della natura che viene a colonizzare questo spazio, come se il vento avesse portato sabbia e semi sull'asfalto" ha spiegato Benedetto Camerana, progettista del giardino e celebre architetto.
"Questo modello può essere esportato per altri luoghi di Torino: è un luogo monumentale che può avere un grande interesse per la presenza della pinacoteca Agnelli, per la Bolla e un panorama straordinario" ha aggiunto l'architetto.
Torino e il Lingotto guardano al futuro con entusiasmo: il simbolo per eccellenza della città dei motori si trasforma in un luogo aperto alla cittadinanza, con una pista per auto elettriche, un percorso per lo jogging, un'area per lo yoga e la meditazione, per fare fitness e un' area relax sotto la parabolica sud.
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