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Eventi e Turismo | 05 settembre 2021, 15:30

Jazz is dead, al via il festival d'avanguardia tra musica e sperimentazione

Tre giorni di musica al Bunker, dal 10 al 12 settembre

Jazz is dead, al via il festival d'avanguardia tra musica e sperimentazione

Si avvicina Jazz is dead!, il festival torinese organizzato da Arci e dedicato alle sonorità più estreme e d’avanguardia del mondo jazz. Tre giorni di musica, dal 10 al 12 settembre, proveniente dal circuito internazionale e alternativo, caratterizzati dal virtuosismo strumentale, con artisti di punta della scena impro-noise contemporanea, tra nuove stelle della etno-psichedelia e colonne portanti del moderno free-jazz.

L'ingresso è gratuito, riservato ai soci, e risponde all'esigenza di coinvolgere un pubblico di affezionati e curiosi che vogliono far propria una nuova esperienza di ascolto e partecipazione. 

La direzione artistica è frutto di una ricerca che segue fili conduttori percepibili: i tre giorni hanno un preciso iter concettuale che quest'anno si declina a partire dal sottotitolo light version

Il programma

Venerdì 10 settembre si parte dall'elettronica con i live di Félicia Atkinson, artista tra le più interessanti del panorama sperimentale internazionale, The Fruitful Darkness, formato dai fuoriclasse Gianni Gebbia / Tony Buck (The Necks), Andrea Ilian Tape, punta di diamante dell’omonima etichetta culto e il produttore Healing Force Project con un nuovissimo disco jazz fusion elettrificato.  

Sabato 11 ci saranno i live di Rhabdomantic Orchestra, che presentano in anteprima il nuovo disco con la partecipazione di Maria Mallol Moya, Oaxaca, osannati da Gilles Peterson per l'ultimo lavoro "Onde di Sabbia”, e Jolly Mare, tra i produttori elettronici più prolifici d'Italia. Chiude la serata il misterioso Dj'mbo From Gambia

Domenica 12 in programma i Frequency Disasters, trio formato da Steve Beresford, libero militante dell'improvvisazione e del noise, che ha fatto parte dei Flying Lizards e ha collaborato con i più grandi jazzisti del mondo, Pierpaolo Martino contrabbassista, docente universitario e saggista e Valentina Magaletti, batterista coinvolta in vari progetti straordinari come Tomaga, Raime, Nichola Jaar, per citarne alcuni, e poi Xabier Iriondo degli Afterhours & Snare Drum Exorcism de Il Teatro degli Orrori. Chiudono il festival gli Hiedelem, duo formato da Attila Csihar e Balazs Pandi.

Anche i dj set meritano attenzione. Weed Mason (Tons) tra ambient e drone il venerdì, le selezioni etniche di Stefano Isaia (Movie Star Junkies) il sabato e domenica una scaletta free jazz proposta dal collezionista e dj Andrea Passenger

Tutti gli appuntamenti avranno luogo al Bunker. Apertura porte ore 18. 

Manuela Marascio

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