Che succederebbe nel Cuneese se prendesse forma l’unione tra Lega e Forza Italia, che nel fine settimana a Porto Rotondo Silvio Berlusconi e Matteo Salvini hanno detto di voler perseguire?
È un pensiero che, probabilmente, turba più il sonno più dei parlamentari che non degli elettori dei due partiti, che guardano con sostanziale disinteresse alla questione.
In provincia, nelle ultime tornate elettorali, i consensi della Lega sono stati di gran lunga superiori a quelli ottenuti da Forza Italia, anche se – come già verificatosi in passato – nella spartingaia dei posti di potere gli azzurri hanno sempre saputo far valere la loro maggior esperienza.
Oggi la Lega conta, nella Granda, un senatore, Giorgio Bergesio, un deputato-sindaco, Flavio Gastaldi, un assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, e due consiglieri regionali, Paolo Demarchi e Matteo Gagliasso oltre ad un sindaco nell’ambito delle 7 sorelle, Dario Tallone a Fossano.
Forza Italia annovera tra le sue fila il presidente della Regione, Alberto Cirio, un senatore, Marco Perosino, un vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Graglia e il sindaco di Alba, Carlo Bo.
Considerato che col taglio dei parlamentari la coperta si è ristretta (e di molto), sarà interessante capire – ammesso che il percorso tracciato dai due leader in Sardegna vada avanti – chi verrà salvato e chi sacrificato.
L’operazione – osservano i più scaltri – sembra essere finalizzata, in primis, a contenere il dilagare di Fratelli d’Italia, che, anche nel Cuneese, in questa fase si propone come la forza politica più organizzata del centrodestra sul territorio.
Se questo matrimonio s’avrà da fare lo capiremo a partire dalla consultazione amministrativa del prossimo anno, quando vedremo come si definiranno i rapporti di forza nella coalizione iniziando da Cuneo per estendersi a Mondovì e Savigliano.
Ma il vero banco di prova saranno le elezioni politiche del 2023, sempre che la legislatura arrivi al suo naturale capolinea e non s’incricchi nell’elezione del Capo dello Stato a febbraio.
Politica | 24 agosto 2021, 08:50
Prove di (difficile) matrimonio tra Lega e Forza Italia
I big provinciali iniziano ad interrogarsi sulle possibili ricadute in ambito locale, dove i due partiti, pur alleati, non si sono mai particolarmente amati. L’operazione appare per il momento finalizzata ad arginare la crescita di Fratelli d’Italia
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