Il Nazionale

Politica | 18 agosto 2021, 19:10

Licenze revocate, ambulanti si incatenano davanti alla Regione: “100 persone oneste oggi sono disoccupate”[FOTO]

La protesta è andata in sc davanti alla sede di piazza Castello: i rappresentanti delle associazioni Goia, Ubat e Aapicast chiedono alle istituzioni di intervenire al più presto

Licenze revocate, ambulanti si incatenano davanti alla Regione: “100 persone oneste oggi sono disoccupate”[FOTO]

Incatenati davanti alla sede della Regione Piemonte in piazza Castello: è andata in scena questo pomeriggio a Torino la clamorosa protesta dei rappresentanti delle associazioni di ambulanti Goia, Ubat e Aapicast. L'obiettivo è stato quello di sensibilizzare le istituzioni sulla situazione di 100 commercianti (nel solo territorio cittadino, ndr) a cui è stata recentemente revocata la licenza.

Secondo i manifestanti, la revoca sarebbe dovuta alla mancata consegna della pratica per il rinnovo entro i tempi prestabiliti: “La scadenza - hanno dichiarato Giancarlo Nardozzi di Goia, Carlo Benucci di Aapicast, Giuseppe Di Tommaso e Cesare di Termini di Ubatera fissata entro il 29 giugno e 100 ambulanti tra alimentari ed extra-alimentari sono rimasti fuori perché non hanno rispettato la data o perché sono stati consigliati male dal commercialista a causa di errate interpretazioni della normativa; solo a Porta Palazzo hanno perso la licenza 60 persone e la situazione è critica anche fuori Torino”.

La preoccupazione va soprattutto alla situazione economica delle famiglie di chi è stato 'tagliato': “Stiamo parlando - hanno proseguito – di persone in regola con tutti i pagamenti che, per un cavillo burocratico, si ritrovano improvvisamente disoccupati con difficoltà anche a fare la spesa. Non ce l'abbiamo con nessuno in particolare e non cerchiamo capri espiatori ma chiediamo a tutte le istituzioni di impegnarsi per permettere a 100 persone oneste di poter tornare a lavorare, non abbiamo scopi elettorali ma vogliamo soltanto difendere il nostro mestiere”.

Scetticismo, infine, è stato espresso sulla comunicazione – da parte della Regione Piemonte ai Comuni - della proroga per il completamento delle pratiche fino a 90 giorni dopo la fine dello stato di emergenza come indicato dal Governo: “La circolare – hanno affermato – non fa altro che peggiorare la situazione perché, pensando di seguire la normativa correttamente, il Comune non si assume questa responsabilità”.

Marco Berton

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