Il lupo si è spinto in pianura e ha attaccato al Parco Fluviale di Cuneo.
Vittime sono state due pecore Naso Nero del Vallese, allevate da Roberto Caula e Marcella Cavallo dell’azienda agricola "La Castagna" a Bombonina Bassa. “Abbiamo sempre sospettato che prima o poi i lupi sarebbero arrivati fino a qui, ma non pensavamo così presto” racconta Marcella.
I due animali erano stati isolati dal resto del gregge dove sono presenti due cani anti lupo, insieme a un altro esemplare e due asini. A disposizione avevano sempre cibo e acqua corrente. Per questo Roberto e Marcella non erano più scesi per controllare. “Sentivamo sempre le campanelle quindi eravamo sicuri che stesse andando tutto bene”. La mattina di giovedì scorso però, non sentendo più suonare le campanelle, sono scesi a controllare. E lì, l’amara scoperta.
I due maschi erano stati uccisi e sbranati. “Abbiamo subito chiamato i veterinari e il Parco Alpi Marittime per avere certezza che l’attacco fosse proprio da parte di un lupo. Sono venuti giovedì e hanno confermato i nostri sospetti”.
Come gli è stato confermato dai veterinari dell’Asl e dalle squadre di pronto intervento VPU del Parco Alpi Marittime, a divorare i due montoni è stato con ogni probabilità un esemplare solo. “Abbiamo fatto un sopralluogo, ci sono stati dei danni che sono sicuramente riconducibili al lupo - spiega Giuseppe Canavese del Parco Alpi Marittime - L’accertamento è stato fatto dalle nostre squadre VPU che intervengono in caso di danni particolari, questo era molto particolare perché in pianura”.
“La popolazione dei lupi si sta spostando - conferma - seguono la fascia fluviale, hanno aree dove riescono a spostarsi. Se non sono branchi sono comunque esemplari isolati che si muovono”.
"Adesso faremo loro avere le reti anti lupo e faremo fare la richiesta di indennizzo in Regione. Ovviamente spiace per l'accaduto" commenta il presidente del Parco Alpi Marittime, Piermario Giordano.
“Non ci era mai capitato” spiega Marcella Cavallo. Quello che hanno subito è con ogni probabilità il primo attacco registrato al Parco Fluviale. Ora, oltre al danno economico, resta quello affettivo: “Sono animali in via di estinzione, non li alleviamo non per la carne, ma perché sono animali da compagnia, molto docili. Uno di loro lo avevo nutrito con il biberon quando era cucciolo”.
“I veterinari e le squadre del Parco sono stati molto gentili, ma purtroppo ci hanno detto che i lupi ci sono, occorre conviverci e difendersi in modo adeguato, con reti e cani antilupo. Voglio precisare che non siamo per l’abbattimento del lupo, ma farlo sapere era doveroso in modo tale la gente si prepari, faccia attenzione e non si trovi una scena come questa davanti agli occhi”.
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