Daspo urbani emessi ad Asti, dopo alcuni gravi fatti di cronaca.
La Divisione Anticrimine della Questura di Asti, dopo il provvedimento di Divieto di Accesso alle Aree Urbane (DACur) emesso ad aprile nei confronti di un giovanissimo arrestato e condannato per aver spacciato nei pressi di una scuola astigiana, ha emesso 5 DACur in risposta alla furibonda rissa aggravata avvenuta alle 19.30 del 9 maggio scorso nei pressi del chiosco di via Torchio nell’area posteggio nei pressi di corso Savona.
Dopo una lite molto accesa, era spuntato un coltello e alcuni feriti erano stati trasportati al pronto soccorso, colpiti al viso o al torace.
Indagano i carabinieri
Le indagini sono in capo ai carabinieri di Asti, ma, spiegano dalla questura " il legislatore, colta la gravità di questi fenomeni, ha voluto accelerare i tempi di una sanzione amministrativa consentendo l’adozione di provvedimenti addirittura anche a coloro che sono soltanto denunciati per fatti che hanno creato gravi disordini e pregiudizio all'ordine e alla sicurezza pubblica in quanto svolti all’interno di un locale pubblico alla presenza di altri avventori, in orario di grande frequentazione".
Tra gli aggressori anche una donna che si è resa irreperibile. I destinatari del provvedimento per due anni non potranno nè accedere, nè stazionare nelle vicinanze, in caso contrario, per loro ci sarebbero da sei mesi a due anni di reclusione ed una multa fino a 20mila euro e potrebbero essere proposti per la sorveglianza speciale.
Pugno duro per fatti avvenuti in locali pubblici
"Non esiteremo a procedere - spiega la questura - qualora simili fatti accadessero in altri locali di pubblico intrattenimento quali discoteche, locali notturni, locali da ballo, o destinati alla somministrazione di bevande come pub, taverne, bar e ristoranti".
In collaborazione con la polizia locale, il questore ha emesso 2 altri DACur della durata di un anno a carico di due soggetti che più volte hanno violato l’ordine di allontanamento, con accattonaggio e condotte moleste in centro città.
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