Il Nazionale

Cronaca | 09 agosto 2021, 07:24

Ora l’elisoccorso può atterrare, anche di notte, al rifugio Quintino Sella, sotto il Monviso

Collaudato il sito di atterraggio notturno nei pressi del rifugio. Grande passo in avanti per il Servizio di elisoccorso regionale. In una zona come quella del massiccio del Monviso, caratterizzata sovente dalla presenza di nebbia in orario diurno, la possibilità per l’elicottero di intervenire anche di notte potrà essere determinante

Ora l’elisoccorso può atterrare, anche di notte, al rifugio Quintino Sella, sotto il Monviso

Nuovo, importante, passo in avanti per il volo notturno del Servizio di elisoccorso regionale dell’emergenza sanitaria.

Ieri sera, intorno alle 22, l’elisoccorso decollato dalla base di Torino si è portato in alta Valle Po, per il volo di test e la validazione della pista di atterraggio notturno al rifugio Quintino Sella al Monviso. Le condizioni meteo, ottimali, non hanno intralciato il collaudo della pista notturna, e tutto si è svolto nel migliore dei modi, nel giro di neanche un’ora.

L’elisoccorso, dopo il decollo ha seguito rotte prestabilite, come avviene in regime di volo notturno, e si è portato senza problemi al rifugio.

Da ieri sera, dunque, la Valle Po può contare su un nuovo ed importante servizio. la possibilità, per l’elisoccorso, di raggiungere il Quintino Sella anche di notte potrà infatti essere determinante in molteplici situazioni. Da un lato, infatti, potranno essere abbattute le tempistiche di ospedalizzazione, fattore imprescindibile per aumentare le chance di sopravvivenza in caso di malori o patologie “tempo dipendenti”, come possono essere l’infarto o l’ictus.

Dall’altro, l’operatività di una piazzola di volo notturno al “Sella” potrà agevolare e non di poco tutta una serie di operazioni e di interventi di Soccorso alpino sul massiccio del Monviso.

“In una zona come il Monviso – spiega infatti il Soccorso alpino – spesso interessata da nebbie diurne, l'utilizzo dell'elicottero di notte fornirà una fondamentale risorsa aggiuntiva agli interventi in ambiente alpino, poiché permetterà di prelevare e ospedalizzare rapidamente i pazienti nelle ore serali quando solitamente le nubi si diradano, evitando lunghi e faticosi trasferimenti a piedi della barella”.

I feriti in quota, in caso di nebbia o di impedimenti meteo nel corso del giorno, potranno infatti essere stabilizzati e trasportati dalle squadre a piedi al Quintino Sella, per poi essere recuperati anche di notte. Con un dispendio di energie minore rispetto al trasporto di una barella sino a Pian del Re, primo posto utile, scendendo verso valle, dove possono arrivare i mezzi di terra dell’emergenza sanitaria 118.

Ad attendere l’arrivo dell’elisoccorso, ieri sera, al rifugio, era presente una squadra di tecnici del Soccorso alpino, a supporto delle operazioni. L’elicottero, che ha risalito la Val Po, è atterrato sulla piazzola, posta qualche metro a valle del rifugio. Una volta ridecollato per Torino, il mezzo aereo ha compiuto sorvolo sul “Sella” e sul vicino lago Grande di Viso, per riportarsi in direzione valle e scendere, ritornando a Torino.

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