Il Nazionale

Cronaca | 03 agosto 2021, 12:19

Sgominata dai carabinieri una banda di sinti dedita ai furti in abitazione

Circa 60 gli episodi contestati ai nomadi coinvolti, per un controvalore superiore i 100.000 euro

Sgominata dai carabinieri una banda di sinti dedita ai furti in abitazione

Questa mattina, a conclusione di un’attività di indagine che li ha visti impegnati dal settembre scorso, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Cuneo, con la collaborazione dei colleghi di Asti per quanto concerne le persone coinvolte residenti o domiciliate nell’Astigiano, hanno dato esecuzione a numerosi ordini di custodia cautelare emesse dal G.I.P. del Tribunale di Cuneo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di 12 persone ritenute a vario titolo responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati in abitazione, in esercizi commerciali e di ricettazione.

DODICI ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE E TRE DENUNCE

Il provvedimento cautelare riguarda 12 persone (8 uomini e 4 donne), 11 delle quali nomadi sinti piemontesi e si sostanzia nel dettaglio in 8 custodie in carcere (5 uomini e 3 donne); 1 agli arresti domiciliari (uomo); 3 sottoposizioni ad obblighi di dimora e di presentazione alla p.g. (2 uomini e 1 donna). Contestualmente all’esecuzione delle misure restrittive sono state eseguite le perquisizioni a carico degli indagati per la ricerca della refurtiva trafugata nel corso dei vari colpi.

Nel corso dell’indagine, sono stati raccolti dai militari numerosi e gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in merito al loro coinvolgimento in ben 58 episodi delittuosi di tipo predatorio, commessi nello stesso arco temporale compreso tra settembre scorso e la primavera. In particolare, gli indagati (15 in tutto, 12 raggiunti dalla misura cautelare e 3 deferiti in stato di libertà) sono ritenuti responsabili di:

  • 30 furti aggravati in abitazione, dei quali:

    • 28 consumati in provincia di Cuneo;

    • 1 consumato in provincia di Asti (Mombercelli);

    • 1 consumato in provincia di Pavia (Varzi)

  • 23 furti aggravati in esercizi commerciali, tutti siti in provincia di Cuneo;

  • 2 furti con destrezza (consumati con la tecnica dell’abbraccio);

  • 2 ricettazioni di refurtiva trafugata nei predetti furti;

  • 1 furto aggravato su autovettura, consumato in provincia di Cuneo

Il valore complessivo della refurtiva trafugata è stato quantificato in più di 100 mila euro, consistente in particolare in oro, preziosi vari, elettrodomestici ed abbigliamento, rubati dalle abitazioni e abbigliamento vario per uomini, donne e bambini, generi alimentari, piccoli elettrodomestici e giochi elettronici, rubati dagli esercizi commerciali.

LA ‘BASE’ NEL CUNEESE

La maggior parte degli indagati, di età compresa tra i 18 e i 50 anni, risiede tra i comuni di Magliano Alpi e Rocca de Baldi, entrambi in provincia di Cuneo, dove gli investigatori dell’Arma ritengono sia anche stata realizzata la base logistica e la sede dell’organizzazione per delinquere; il luogo cioè ove venivano assunte le decisioni, ideate ed organizzate le razzie.

Il vincolo associativo tra gli indagati è emerso dai loro rapporti di frequentazione risalenti nel tempo, dai loro legami familiari e di parentela e dal fatto di essere già rimasti coinvolti in altri procedimenti penali in concorso tra loro.

Nel corso delle indagini è emersa anche una peculiare suddivisione dei compiti: gli uomini si occupavano dei furti in abitazione, mentre le donne di quelli ai danni degli esercizi commerciali. La banda disponeva di strumenti da scasso, mezzi di comunicazione ed autovetture con targhe artefatte per effettuare i sopralluoghi e successivamente i furti veri e propri.

Relativamente ai furti in abitazione, sono stati consumati prevalentemente in assenza dei proprietari, ma in talune occasioni gli indagati, trovatisi di fronte a donne anziane presenti in casa, hanno agito anche in loro presenza, fingendosi appartenenti alle Forze dell’Ordine, postini o medici al fine di carpirne la fiducia e portare a compimento il furto.


DURANTE UN FURTO, RAPITO ANCHE UN CUCCIOLO DI CANE

In una circostanza, nel corso di un furto in un’abitazione di Barge (CN), gli indagati hanno portato via anche un cucciolo di cane che è stato sottratto alla madre dopo averle spruzzato addosso della vernice per inibirne la reazione, compiendo di fatto il reato di maltrattamenti di animali.

Nel corso delle perquisizioni eseguite stamattina presso le abitazioni degli indagati, sono stati ritrovati e sottoposti a sequestro arnesi atti allo scasso, radio ricetrasmittenti, televisori, elettrodomestici, capi di abbigliamento griffati, una bici ed altro in corso di catalogazione, il tutto sottoposto a sequestro poiché ritenuto provento dell’attività delittuosa.

Gli indagati raggiunti dalla misura della custodia cautelare in carcere sono stati condotti presso le Case Circondariali di Cuneo e Torino “Lorusso e Cutugno”.

Redazione

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