Il centrodestra si presenta unito con il candidato sindaco Angelo Soragni a Castellanza e lancia l’offensiva all’amministrazione uscente: «Noi siamo davvero per la partecipazione, non solo con lo slogan».
Proprio l’aspirante primo cittadino, 67 anni (68 a ottobre), ha spiegato il motivo della sua scelta al Bar Up Town di Castegnate: «Non sono nato qui, sono venuto qui per lavoro 35 anni fa, come medico di medicina generale, poi sono voluto rimanere anche se potevo trasferirmi. Amo Castellanza, e così le mie figlie… Sentivo che dovevo restituire qualcosa di quello che mi ha dato questa città… merita un’amministrazione smart al passo con i tempi».
Insistendo: «Da tanto tempo ci sono progetti nel cassetto. Castellanza merita di più e noi vinceremo, avremo una particolare attenzione alla bellezza, in alcuni punti sembra bombardata…».
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Subito caldo dunque il fronte politico, con la presentazione del medico come candidato alla guida della città, questa sera a Castegnate. «Finalmente ci siamo – ha esordito Paolo Pagani introducendo il progetto – Non sono mancati momenti difficili, ma le diversità sono state una costruttiva occasione di confronto. È un progetto civico sostenuto dai partiti per un progetto innovativo. Per una seria alternativa per la città. Una proposta di qualità da cui ripartire».
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I gruppi a confronto
Prima di Soragni, hanno spiegato la loro posizione i quattro gruppi a sostegno. Paolo Colombo di Forza Italia non le ha mandate a dire alla lista Partecipiamo del sindaco Mirella Cerini: «Una realtà chiusa nel palazzo, arroccata anche ai consiglieri del Pd. Castellanza ai castellanzesi è anche un motto vuoto, anacronistico, fuori dal secolo. Noi invece abbiamo la ricchezza della diversità, trasmesse anche nel simbolo: così sono raggiungibili obiettivi per altri impensabili».
Così Ferruccio Ferro della Lega: «La nostra è una quota fondamentale del centrodestra, è stata per noi la scelta più ovvia, naturale. Attorno ad Angelo persone preparate e motivate. C’è anche una importante componente civica attorno alla Lega, testimonianza di vera partecipazione».
La novità si chiama Polo civico liberale, con Leonardo Scaringelli: « Anomalo che ci sia una componente civica, è stata formata la lista da iscritti e simpatizzanti di Castellanza che volevano impegnarsi per la città. Nell’ultimo decennio Castellanza ha subìto un rallentamento».
Concetto rafforzato da Cambiamo con Renato Colombo: «Ho voluto aderire a questa iniziativa da tempo, mi ha facilitato il rapporto con Angelo. Castellanza ha perso la sua leadership, anche con gli altri Comuni della Valle».
Infine, il presidente del circolo castellanzese di Fratelli d’Italia Luciano Lista: «Abbiamo presentato già nel febbraio 2020 lo stato della città con l’amministrazione Cerini, da lì abbiamo iniziato il percorso nella direzione del centrodestra unito. Non ci sono stati incontri semplici, abbiamo smussato gli angoli e ha prevalso la volontà di mettere al centro i valori del centrodestra».
Andrea Tomasini, coordinatore Sud della provincia per la Lega, ha portato i saluti del segretario provinciale Stefano Gualandris: «Un orgoglio grande avere il dottor Soragni a guidare questa coalizione, dovrà affrontare una campagna dura e velocissima».
Tappe e differenze
Dai primi di settembre, ci sarà la nuova sede di riferimento per i cittadini, a San Bernardo. Le liste sono pressoché finite e ci saranno anche diverse donne, ha assicurato Soragni. Che ha aggiunto: «Non temiamo nulla, la lista Partecipiamo avrà il suo programma, noi il nostro: ambizioso e fattibile. Speriamo sia una campagna leale e non ci siano attacchi alla persona».
Nessun timore per le tensioni di Busto? Osserva Colombo: «Al primo incontro abbiamo detto non siamo più ragazzini, abbiamo trovato la sintesi nel candidato. Attraverso Angelo canalizzeremo le nostre forze. Poi qui non c’è secondo turno, o la va o la spacca». E Soragni assicura che spaccherà: «Vogliamo vincere».
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