Una pelliccia, una macchina fotografica, 10mila euro di gioielli e alcuni contanti. Un furto per circa 17mila euro quello perpetrato da G.A., uomo di di origine georgiane, che gli è costato una condanna a 8 anni e 4 mesi di carcere, oltre a 2mila euro di multa. L'episodio, in un appartamento adiacente al Viale Angeli a Cuneo nell’ottobre del 2019.
G.A., recidivo infraquinquennale, conta di 7 precedenti specifici con condanne tutte passate in giudicato. Imputato al tribunale di Cuneo per furto aggravato, l’uomo è stato incastrato da alcune tracce di sangue presenti sulla scena del crimine, in particolare sulle serrature della porta, che era stata forzata e poi bloccata, e su un mobile situato nel corridoio dell’appartamento.
Le tracce ematiche sono state prelevate e spedite ai Ris di Parma: “Abbiamo analizzato quelle trovate sul mobile. È stata redatta una relazione nel 2020 dove il soggetto risultava essere un ignoto di sesso maschile. La traccia era sovrapponibile a quella di un ignoto che avevamo su un altro fascicolo. Abbiamo inserito i dati sul database nazionale e la traccia è risultata essere compatibile al tampone salivare di G.A. che era detenuto al carcere di Poggioreale”.
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