Prima hanno occupato strada Guido Rossa e poi i blocchi alla circolazione veicolare a intermittenza su via Cornigliano, prosegue così la protesta dei lavoratori ex Ilva, ora Acciaierie Italiane per dire no all'annuncio dell'azienda che ricorrerà alla cassa integrazione ordinaria, visto che, sostengono i dipendenti, le commesse ci sono e il lavoro non mancherebbe.
I lavoratori lamentano l'assenza della disponibilità dell'azienda a un confronto sul tema, e la scarsa capacità del Governo di tutelare la filiera dell'acciaio nazionale. Lunedì il ministro Orlando è atteso allo stabilimento di Cornigliano, dove incontrerà le Rsu.
Sindacalisti e lavoratori hanno fatto sapere che la protesta andrà avanti a oltranza, con il solo stop previsto domani, per riprendere venerdì, quando probabilmente la protesta da Cornigliano andrà spostandosi verso la Prefettura, nel centro di Genova.
Da numerose fabbriche genovesi sono stati diffusi documenti di solidarietà ai manifestanti ex Ilva; hanno scritto le rsu Hitachi Rail STS Genova, Ansaldo Energia, Fincantieri Sestri ponente, Riparazioni Navali Porto di Genova. Delegazioni di lavoratori di queste aziende saranno presenti alla manifestazione di venerdì in Prefettura.
Nel frattempo è arrivata la sentenza del Consiglio di Stato che ribalta il pronunciamento del Tar di Lecce sull'area a caldo dell'acciaieria di Taranto, che resterà quindi operativa.
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