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Politica | 13 giugno 2021, 17:15

Duello a due, tra Rubiolo e Arnolfo, per la guida di “Csea”

Martedì 15 giugno l’assemblea dei sindaci dell’area saluzzese, saviglianese e fossanese elegge presidente e cda del consorzio rifiuti. Una cinquantina i Comuni interessati

Duello a due, tra Rubiolo e Arnolfo, per la guida di “Csea”

Fino ad un paio di settimana fa sembrava scontata la riconferma di Fulvio Rubiolo, per la terza volta consecutiva, alla guida di Csea, il consorzio dei rifiuti di cui fanno parte una cinquantina di Comuni dell’area saluzzese, saviglianese e fossanese.

Senonchè una candidatura di peso per la presidenza, proposta dal sindaco di Villafalletto Pino Sarcinelli, sta rimettendo in discussione la partita.

Si tratta di Nando Arnolfo, medico veterinario, ex sindaco di Scarnafigi, già direttore per sei anni dell’istituto zooprofilattico di Torino e poi di quello di Teramo e componente del consiglio di amministrazione di Agrion, il centro di ricerca per lo sviluppo della frutticoltura.

L’elezione del nuovo consiglio di amministrazione avverrà martedì 15 giugno, alle 18 nel salone consiliare del municipio di Saluzzo.

A convocare l’assemblea consortile, la presidente Piera Comba, sindaco di Barge.

Il cda uscente era costituto, oltre che dal presidente Rubiolo, da Luca Bosio (Fossano), Guido Chiesa (Savigliano), Maurizio Saroglia (Rossana) e Alessandra Fissore (Cavallermaggiore).

Risultano essere otto le candidature pervenute per il cda, di cui però due sole con indicazione per la presidenza: Rubiolo, proposto dal Comune di Saluzzo e Arnolfo, da Villafalletto.

Sei i nomi avanzati per il cda: Giovenale Bergesio (Savigliano), Mario Barale (Fossano), Giuseppe Milli (Racconigi), Massimo Colombero (autocandidatosi), Marco Massimino (tecnico Arpa), Francesco Mariano (mantese); questi ultimi due proposti sempre da Villafalletto insieme a quello di Arnolfo per la presidenza.

La durata dell’incarico del consiglio di amministrazione di Csea è di cinque anni.

La partita appare incerta: Rubiolo gode dell’appoggio di alcune amministrazioni del Saluzzese e di qualche sindaco del Saviglianese, mentre Arnolfo di Fossano, Savigliano, Racconigi e di buona parte dei comuni di Octavia.

Sulla carta quest’ultimo sembra partire avvantaggiato, ma – come sempre – a fare la differenza saranno quei sindaci che ad oggi sono ancora incerti o preferiscono comunque non pronunciarsi.

Quando mancano pochi giorni al rinnovo, appare evidente che l’antico patto fra i tre maggiori Comuni, retaggio del vecchio Comprensorio Saluzzo-Savigliano-Fossano, è saltato.

In base a quella tacita intesa (mai suggellata da alcun accordo formale), a Savigliano spettava la guida del consorzio socio-assistenziale Monviso Solidale, a Fossano la società consortile degli acquedotti Alpi Acque e a Saluzzo quello dei rifiuti.

Dissapori tra sindaci, l’assenza di mediazioni politiche e territoriali, il mutamento delle mission degli stessi consorzi (nel settore acque è cambiato tutto) e vari altri fattori stanno facendo venir meno quel vecchio patto, stipulato tra sindaci gentiluomini, che aveva retto per decenni

Si vota per “quote”, in base cioè alla popolazione di ciascun Comune.

Nella scelta giocano elementi di rappresentanza territoriale, considerazioni di natura politica e, non ultimo, valutazioni legate ai curricula dei candidati.


GpT

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