Mohamed Ibrahim, il 25enne del Bangladesh decapitato la scorsa notte in corso Francia, è stato ucciso per denaro. Lo ha ammesso l'assassino, Mohammed Mostafa, 24 anni, connazionale della vittima, fermato stamattina alla stazione di Porta Nuova.
Fermato prima di provare a lasciare l'Italia
Addosso i poliziotti gli hanno trovato il passaporto ed é probabile che il ragazzo stesse progettando di lasciare l'Italia. Interrogato dai pm Sellaroli e Sanini, ha ammesso le proprie responsabilità, fornendo un movente ritenuto attendibile dagli inquirenti. La vittima avrebbe speso il denaro - qualche migliaio di euro - che il killer gli aveva consegnato in cambio di una promessa di matrimonio non mantenuta. Quei soldi sarebbero serviti per convincere una parente della vittima a sposarlo, ma così non é stato e il denaro non è mai stato restituito.
La dinamica dell'omicidio
Ai magistrati l'assassino ha inoltre ammesso di essere rimasto impressionato dalla quantità di sangue persa dal 25enne dopo essere stato decapitato. "La vittima é stata strangolata con un cordino di nylon e successivamente, quando era già cadavere, decapitata con un grosso coltello da cucina" ha spiegato il dirigente della squadra mobile Luigi Mitola. La polizia che ha ricostruito le ultime ore del delitto: l'assassino ha raggiunto l'appartamento in corso Francia 95 alle 18.30 circa, per poi uscire due ore dopo indossando altri vestiti. Quelli sporchi, così come il coltello, li ha infilati dentro uno zainetto, poi recuperato dalle forze dell'ordine.
In Italia da sette mesi
Mohammed Mostafa era arrivato in Italia circa sette anni fa e si arrangiava con lavori saltuari, soprattutto nel campo della ristorazione. Nell'ultimo periodo aveva lavorato per un ristorante a Rosta, dove risiedeva.
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