«C'è un pizzico di nostalgia nel vedere l'abbattimento di una struttura che ha dato lustro allo sport della provincia perché penso che tutti, fin da bambini, siamo entrati lì con i pattini o a nuotare, o ad assistere a qualche grande partita o esibizione sul ghiaccio. Ma questo momento è anche storico perché avvicina il passato e il presente del Palalbani e della città dello sport al futuro»: sono le parole con cui il sindaco Davide Galimberti, questa mattina, ha accompagnato i lavori di abbattimento del tetto del palaghiaccio, a partire dall'area ghiaccio.
Il momento è certamente storico, visto che la struttura era stata edificata nel 1974 e ha scritto pagine anche memorabili della storia sportiva della città, oltre ad arrivare ad ospitare 100 mila utenti all'anno, cosa che non accade con nessun impianto della provincia.
«Questo è un momento che dà speranza rispetto all'esigenza di creare strutture sportive sicure per garantire l'attività sportiva al meglio a tutti gli amanti degli sport del ghiaccio - prosegue il primo cittadino - Le ruspe sono in movimento e i lavori entrano nel vivo dopo che è servita qualche settimana per liberare gli spazi dell'area da tutto ciò che era presente. Ci rivedremo qui a giugno 2022 per entrare in un palaghiaccio moderno e funzionale che sarà uno dei più belli d'Italia, anche in vista delle Olimpiadi del 2026».
A proposito della pista provvisoria che sorgerà nell'antistadio, il sindaco ha ammesso che, «quando si fanno i lavori, qualche disagio c'è e ci sarà, soprattutto in questo periodo tremendo per via del Covid». «Vogliamo realizzare una pista - ha concluso Galimberti - che sarà principalmente destinata a coloro che inizieranno un'attività sportiva, quindi in particolare ai bambini, in vista del ritorno nel nuovo palaghiaccio».
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