A poco meno di un anno dalla notifica dell’avviso di conclusione indagini (nel giugno 2020), si è svolta nei giorni scorsi presso il Tribunale di Asti (giudice Giorgio Morando, pubblico ministero Gabriele Fiz) l’udienza preliminare volta a decidere in merito al rinvio a giudizio di tre imprenditori operanti nel settore dei tartufi, che, sulla base di una serie di accertamenti svolti anche mediante controlli incrociati dai Gruppi della Guardia di Finanza di Bra e Mondovì, sono indagati per un presunto giro di fatture false relativo a fatti del 2017.
Al primo soggetto - legale rappresentante e amministratore di fatto di una società che si occupa di commercializzazione di tartufi e prodotti alimentari – viene contestato di avere emesso, tra l’aprile e l’ottobre del 2017, qualcosa come 76 fatture per operazioni giudicate inesistenti in favore del secondo soggetto, un noto e grosso imprenditore tartuficolo albese, titolare di un’attività operativa con vendite sul territorio nazionale e internazionale.
Sempre al primo imprenditore, nella sua qualità di amministratore, viene anche contestato, sempre relativamente all’anno fiscale 2017, di avere occultato documenti di cui è obbligatoria la conservazione, in modo da non consentire la ricostruzione dei suoi redditi e del suo giro d’affari.
L’accusa nei confronti del secondo soggetto è invece quella di essersi servito di quell’ingente numero di documenti fiscali ritenuti falsi annoverandoli tra gli elementi passivi del proprio bilancio, con l’intento di alterarne le risultanze in quanto a reddito imponibile e di trarne quindi vantaggio in termini di minori imposte sui redditi e gettito Iva. Al terzo soggetto viene contestata la dichiarazione fraudolenta mediante il ricorso a fatture per operazioni inesistenti emesse da altre società.
Il pubblico ministero Fiz ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti e tre gli indagati, mentre l’avvocato albese Roberto Ponzio, difensore dell’imprenditore albese (il primo imprenditore è invece rappresentato dall’avvocato Ileana Marmi di Cuneo, l’ultimo dai legali Francesco Violo del foro di Catania e Ferruccio Rattazzi di Asti), ha sollevato un’eccezione preliminare in ragione di un’errata notifica. Eccezione che il giudice Morando ha accolto, differendo l’udienza preliminare al prossimo 14 settembre.
Cronaca | 19 aprile 2021, 13:01
Tartufi, in tre nei guai per un giro di fatture false. Udienza preliminare a 15 mesi dalla fine indagini
Il rinvio dovuto a un’errata notifica. L’avviso di conclusione delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza era arrivato nel giugno dello scorso anno
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