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Politica | 15 aprile 2021, 19:37

A Pinerolo i cassonetti dei rifiuti si apriranno con la tessera

Il Consiglio comunale ha dato il via libera al nuovo sistema per le utenze domestiche

A Pinerolo i cassonetti dei rifiuti si apriranno con la tessera

L’obiettivo è far partire il nuovo sistema entro fine anno, ma tutto dipende da un finanziamento regionale, necessario per sostituire i cassonetti. Ieri sera il Consiglio comunale di Pinerolo ha dato il via libera al nuovo sistema di raccolta rifiuti per le utenze domestiche. Si segue la falsariga di Villafranca Piemonte, Vigone, None e Cavour.

I cassonetti di indifferenziato, umido e carta/cartone avranno una bocca vincolata e si potranno aprire solo con la tessera. Inoltre ogni utente avrà i propri cassonetti di riferimento.

Una rivoluzione per i pinerolesi, ma anche per la maggioranza cittadina, che nel giugno 2019 aveva aperto la strada a una raccolta porta a porta in due fasi, prima per le utenze non domestiche, poi per quelle domestiche. La prima fase è partita tra fine 2020 e inizio 2021. La seconda invece non vedrà mai la luce.

“Abbiamo cambiato idea per tre ragioni. La prima è una motivazione industriale: Acea si è strutturata per dare un certo tipo di servizio e ci ha detto che il porta a porta per le utenze domestiche lo avrebbe appaltato a un’altra ditta – spiega il sindaco Luca Salvai –. Inoltre nel Consorzio dei rifiuti non c’era nessun altro che voleva seguire questa strada e infine la soluzione che prospettavamo avrebbe cambiato in modo radicale le abitudini della gente, creando conflittualità”.

Salvai ha chiuso il suo discorso citando un suo predecessore, Paolo Covato, che aveva detto: “Solo i paracarri non cambiano idea”.

A dar manforte al primo cittadino, il capogruppo del M5S Giorgio Pittau che ha spiegato come i dati forniti dalla Regione abbiano imposto delle riflessioni e abbiano spinto la maggioranza a cambiare strada.

La retromarcia, però, ha attirato polemiche. Il candidato sindaco del centrodestra Giuseppino Berti ha accusato i Cinque stelle di aver “fatto parole al vento” e aver perso del tempo. Stessa accusa portata dal capogruppo del Pd Luca Barbero che ha ricordato le parole di Salvai due anni fa per far emergere il suo cambio di visione. Barbero ha anche punzecchiato il primo cittadino: “Prima delle elezioni è meglio non fare, per tenere il consenso…”. Ma ha riservato una stilettata anche a Berti per la sua assenza alla seduta di ieri e a quella del 27 giugno 2019, in cui si era votato per il porta a porta.

La delibera è passata con i voti del M5S, di Pinerolo in Comune, di Lega e di Giancarlo Canale (indipendente di minoranza che alle prossime elezioni correrà con Pinerolo Bellissima). Mentre il Pd si è astenuto.

Per passare dalle parole ai fatti, però, bisogna attendere l’arrivo di un finanziamento regionale di 900mila euro per il Consorzio dei rifiuti del Pinerolese, per poter attingere a una parte di questi fondi per sostituire i cassonetti attuali. Se questi fondi non arriveranno, la partenza del nuovo sistema slitterà al prossimo anno.

Marco Bertello

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