"Ferma condanna nei confronti delle ingiustificabili derive di violenza registrate nelle ultime ore a San Didero e a Bruzolo". Lo scrive in una nota il prefetto di Torino, Claudio Palomba, dopo le tensioni degli ultimi giorni avvenuti in Val Susa e, in particolare, al cantiere del nuovo autoporto di San Didero, tra polizia e No Tav.
Solidarietà al vicequestore
"Solidarietà e vicinanza al Vicequestore - dice Palomba - colpito al petto nella serata di ieri da una grossa pietra lanciata dai manifestanti, con conseguenze che solo circostanze fortuite non hanno reso più gravi, e a tutto il personale delle Forze di polizia che sta operando nell’area".
Il prefetto ha poi lanciato un appello "affinchè legittime manifestazioni non vengano sopraffatte da disordini da parte di gruppi antagonisti" aggiungendo che "valori cardine costituzionalmente tutelati della nostra democrazia, come la libera espressione del dissenso e il diritto di manifestare, non siano strumentalmente utilizzati quale pretesto per comportamenti, come quelli registrati in Val di Susa nelle ultime ore, connotati da un'inaccettabile violenza generalizzata nei confronti dei tanti operatori delle Forze dell’ordine impiegati a tutela del cantiere, delle ditte che lavorano nell’area e delle loro maestranze".
Senso di responsabilità da parte degli amministratori
Palomba infine ha lanciato un monito: "Confido nel senso di responsabilità di tutti gli amministratori locali a che nelle manifestazioni già preannunciate per i prossimi giorni vi sia il massimo sforzo comune per evitare qualsiasi deriva violenta da parte di eventuali contestatori motivati da ben altre intenzioni".
Bravo (Siulp): "Ripristinare lo stato di diritto"
Il segretario generale del sindacato di polizia Siulp, Eugenio Bravo, dopo aver espresso la sua solidarietà al collega ferito, ha lanciato una provocazione: "Altri 10 anni in queste condizioni dimostrerebbe la fine dello Stato di diritto, incapace di mettere in atto la volontà di ammodernamento delle opere pubbliche senza attivare un perenne e massiccio impiego delle forze dell’ordine. Una risposta risolutiva sul piano politico e legislativo va data e in fretta, che vada ben oltre l’obsoleta indignazione a cui poi segue un insopportabile nulla di fatto".
Striscione 'Avanti No Tav' all'Università
Uno striscione con la scritta, in rosso e nero, 'Avanti No Tav', è comparso nel pomeriggio sulla facciata di Palazzo nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell'Università. A calarlo da una finestra al terzo piano alcuni studenti del Collettivo Universitario Autonomo, organizzazione vicina al centro sociale Askatasuna, in solidarietà con i No Tav dopo gli scontri delle scorse ore in Valle di Susa.
"Esprimiamo solidarietà alla popolazione di San Didero e della bassa val Susa per la situazione che sono costretti a subire a causa della volontà di imporre un cantiere inutile per portare avanti un'opera altrettanto inutile". A ribadire il no alla Tav è il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Torino, mentre la sindaca Chiara Appendino ha ribadito il suo no ll'opera ma anche la ferma condanna di ogni episodio di violenza.
"Sforzo comune? E allora ci aspettiamo anche un commento rispetto alle modalità di invasione notturna del territorio, all'insaputa dei sindaci. E sul lancio di lacrimogeni in un centro abitato che non si trova a ridosso della futura area di cantiere". Così la consigliera regionale del Movimento 4 Ottobre, l'ex M5s Francesca Frediani, ha replicato al prefetto Palomba.
Chiorino: "Violenza non giustificabile"
“Non esiste alcuna giustificazione di fronte ad un atto di violenza. Nel momento in cui s’infrangono le regole di civiltà, non vi sono scuse sostenibili: solo piccoli uomini possono usare la violenza per sentirsi grandi”: così l’assessore regionale Elena Chiorino. "La Tav è un’opera strategica per il Piemonte e la nostra Nazione: mi auguro che il responsabili di queste violenze vengano individuati e paghino il dovuto perché ogni forma di violenza va condannata con forza. Queste immagini sono indegne per un paese civile. Esprimo piena solidarietà al Vice Questore, vittima dell’aggressione e un sentito ringraziamento alle Forze dell’Ordine, in prima linea per garantire la sicurezza di tutti noi”.
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