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Eventi e Turismo | 07 aprile 2021, 15:31

Via alla mostra d’arte contemporanea ‘Differenze e analogie del colore’ a Palazzo Ducale

Fino al 16 aprile nel cortile maggiore sarà possibile ammirare opere di artisti di tutto il mondo, in alcuni casi legati da una generale affinità o corrispondenza; l’esposizione è curata da Loredana Trestin e da Maria Cristina Bianchi

Via alla mostra d’arte contemporanea ‘Differenze e analogie del colore’ a Palazzo Ducale

Ha preso avvio presso ‘Divulgarti Eventi Ducale’ nel cortile maggiore di Palazzo Ducale in piazza Matteotti la mostra d'arte ‘Differenze e analogie del colore’: la mostra, curata da Loredana Trestin con la collaborazione di Maria Cristina Bianchi, ideazione dell'Associazione ARconTE ed organizzazione di Divulgarti, rimarrà aperta fino al 16 aprile con opere d’artisti provenienti da diverse parti del mondo.

“La differenza specifica la natura o le qualità dissimili tra oggetti o persone, - spiegano gli organizzatori - l’analogia invece indica un rapporto di somiglianza tra due entità cosicché dall’uguaglianza di alcuni loro aspetti particolari si possa risalire ad una loro generale affinità o corrispondenza; ogni artista ha la propria visione delle cose in una maniera che è differente da altri. Così come si creano delle analogie tra le opere, la materia, tra i procedimenti, i colori: in questa mostra ogni artista interpreta la propria differenziazione dei colori utilizzati e l’analogia che l’opera può avere con altre, con altre tecniche, altri usi del colore, per arrivare ad una combinazione che partendo dalle differenze possa portare ad analogie e similitudini”.

Gli artisti selezionati e in esposizione sono Antonio Bettuelli, Catalina Canessa, Chiara Carlotto, Alex Cuprinsu, Mariaclara De Stefani, Ilaria di Trio, Mariana Drucker Zertuche, Firenzelli, Luca A. Garibaldi, J Magical Art - Julita Dirsaite, Maite Perdices de la Fuente, Rama Marwan, Simão Matos, Dany Oggy, Federico Rinaudo, Clare Schmidt Norris, Susanna Schorr, Virginia Tozzi, Christina Walsh; la mostra rimarrà aperta sino al 16 aprile, con orario 14-18 da martedì a venerdì, sabato su appuntamento. La cura e la direzione artistica sono di Loredana Trestin, assistente curatore è Maria Cristina Bianchi e la responsabile dell’organizzazione è Valentina Maggiolo.

Sempre a Palazzo Ducale, ma nell’Appartamento del Doge e nella Cappella dogale, è possibile visitare la mostra su ‘Michelangelo divino artista’ che resterà aperta fino al 2 maggio: una mostra che punta l’attenzione in particolare su un aspetto della vita del maestro toscano, gli incontri che hanno costellato la sua vita, lunga ed operosa, durante la quale Michelangelo fin dalla prima adolescenza fu in contatto, grazie al suo talento e in seguito alla sua fama, con personaggi d’alto rango dell’età rinascimentale, in posizioni chiave nella politica, nella religione e nella cultura. Nessun altro artista ha mai potuto vantare d’aver frequentato sotto il loro stesso tetto due futuri pontefici da giovinetti (Leone X e Clemente VII, di stirpe medicea) o di aver servito sette papi o d’aver intrattenuto rapporti diretti con mecenati della grandezza di Lorenzo il Magnifico e dei reali di Francia, Francesco I di Valois e la nuora Caterina de’ Medici. Generoso e sospettoso, schietto e prudente, amabile e brusco Michelangelo fu uomo dalle mille contraddizioni, che emerge più affascinante e carismatico ogni volta che si riprende in considerazione l’immensa mole dei suoi capolavori e dei documenti che ci guidano a ricostruirne la vita, l’opera, le relazioni e gli affetti.

Giacomo Grassi

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