Il Nazionale

Cronaca | 25 marzo 2021, 19:00

Depositi costieri, dietro gli annunci per ora c’è soltanto il nulla

Un documento di Autorità di Sistema Portuale, sul quale il Comune vuole esprimere parere favorevole, parla in maniera molto vaga dello spostamento di Carmagnani e Superba. Lodi (Pd): “In più c’è il ricorso al Tar di Enac”. Avvenente (Italia Viva): “Siamo sempre al punto di partenza”

Depositi costieri, dietro gli annunci per ora c’è soltanto il nulla

L’anno prossimo, 2022, ci saranno a Genova le elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale e la questione del dislocamento dei depositi costieri di Multedo, ovvero le aziende Carmagnani e Superba, rischia di diventare la grande incompiuta della giunta guidata dall’attuale sindaco Marco Bucci.

Grande incompiuta perché fu proprio il primo cittadino, appena eletto a giugno del 2017, a promettere ai cittadini del Ponente genovese che quei depositi sarebbero stati spostati, anche per segnare la differenza di passo rispetto alle precedenti giunte guidate dal centrosinistra. Solo che il cambio di passo non c’è stato, i fatti stanno a zero e le chiacchiere stanno a mille, tanto che nessuno, a Multedo, ci crede ormai più, sul fatto di ‘liberarsi’ finalmente da quei serbatoi di materiali chimici che sono, in alcuni casi, a meno di dieci metri dalle abitazioni.

Come mai tutto si è fermato? Come mai tutto va avanti così a rilento? Un po’ perché la partita non è semplice, un po’ perché va giocata insieme all’Autorità di Sistema Portuale che, a differenza della giunta comunale, non pare avere tutta questa fretta e non deve sottoporsi al ‘giudizio’ dell’elettorato, un po’ perché, com’è facile comprendere, prevale di fronte a ogni ipotesi l’atteggiamento da parte dei diretti interessati che gli americani definiscono ‘nimby’, ovvero not in my backyard, non nel mio cortile.

Fatto sta che, specie nelle ultime settimane, la prospettiva di delocalizzare Carmagnani e Superba alla foce del Polcevera, in aree attualmente occupate dal Terminal Messina, ha perso progressivamente quota, anche perché l’Enac, ovvero l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ha presentato un ricorso al Tar contro la delibera del Comune di Genova che, di fatto, va a ritoccare al ribasso il rischio rappresentato dal cono aereo nei pressi dell’aeroporto ‘Cristoforo Colombo’, vale a dire una delle necessarie operazioni propedeutiche allo spostamento.

“E se il ricorso al Tar dovesse esser positivo per Enac e negativo per il Comune di Genova? Si tornerebbe al punto di partenza, con enorme delusione da parte dei cittadini del Ponente”. A osservarlo è Mauro Avvenente, consigliere comunale e capogruppo di Italia Viva a Palazzo Tursi.

Avvenente, che è stato presidente del Municipio VII Ponente e che quindi conosce molto bene la situazione, si è espresso così in occasione della Commissione Municipale svoltasi ieri mattina e che aveva per oggetto ‘Parere favorevole del Comune di Genova sul documento di pianificazione strategica, elaborato da parte di Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale’.

Secondo Avvenente, “è sacrosanto che i cittadini di Sampierdarena nutrano delle perplessità sulla dislocazione. Sacrosanto e comprensibile. Ma non si può negare come le differenze, a livello di distanza dalle prime abitazioni, siano evidenti: cinque metri nel caso di Multedo, più di settecento nel caso di Sampierdarena”.

Il documento di Autorità Portuale, però, sulla questione dislocamento di Carmagnani e Superba è molto vago. Alla pagina 229, in particolare, si legge: “Anche altri temi, seppur non immediatamente ricadenti in aree operative portuali, ma strategici per le relazioni tra porto e città, sono state inseriti nel Programma Straordinario: la dislocazione dei depositi costieri di Carmagnani e Superba, tema aperto in via di approfondimento, rappresenta un’esigenza molto rilevante dal punto di vista urbano, su cui già in passato AdSP ha assunto un impegno a vagliare possibili opzioni di localizzazione in ambito portuale”.

Si parla, insomma, di ‘non immediatamente ricadenti’, di ‘tema in via di approfondimento’ e di ‘possibili opzioni’. Niente di certo, insomma. Tutto rimane nel vago, tutto rimane in altissimo mare.

“Non sono stati fatti passi in avanti rispetto alle precedenti amministrazioni, nonostante i vari annunci - rileva Cristina Lodi, consigliere comunale del Partito Democratico - Anzi, semmai è stato fatto un passo indietro, visto che ora sul Comune di Genova pende un ricorso al Tar da parte di Enac. Nel caso in cui il Comune uscisse sconfitto, Bucci come lo andrà a spiegare ai cittadini del Ponente?”.

Sarà opportuno cercare già altre soluzioni? E dove? Nelle ultime settimane, si è iniziato a parlare di dibattito pubblico, per discutere della delocalizzazione. Il che non farà altro che allungare i tempi. Ma questo è facilmente intuibile: chi si andrà a prendere la responsabilità di una decisione altamente impopolare a un anno dalle elezioni? Si andrà a ragionare su chi si scontenterà di meno? È evidente che la strada della delocalizzazione non solo è ancora lunga, ma soprattutto è altamente incerta. Carmagnani e Superba, intanto, restano a Multedo. Cambiare tutto per non cambiare nulla. Evidentemente, chi lo diceva non era un profeta del malaugurio. Semplicemente, aveva ragione.

Alberto Bruzzone

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