Il cadavere di un uomo e la sua bara sono stati ritrovati in un deposito di San Mauro dai carabinieri del Nas, durante una maxi-operazione di controllo sugli obitori a livello nazionale. L'uomo, deceduto nel 1992, avrebbe dovuto essere tumulato dopo che ne era stata disposta la riesumazione. Cosa che, evidentemente, non è avvenuta.
Il titolare e due dipendenti della società di servizi cimiteriali del comune del Torinese sono stati denunciati per vilipendio di cadavere e falso.
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I resti, una volta riesumati, non erano poi stati nuovamente tumulati come invece era stato attestato falsamente nei documenti della ditta. Erano invece conservati in una cassetta di zinco riposta nel deposito attrezzi.
I controlli dei militari rientrano in una vasta operazione a livello nazionale che ha coinvolto anche gli obitori pubblici e cliniche private per constatare se ci fossero irregolarità o violazioni delle normative anti-Covid. In particolare sono stati oggetto di ispezione 375 tra obitori e camere mortuarie interni alle strutture ospedaliere, nonché analoghe aree adibite al commiato, riconducibili ad imprese funebri private e relativi servizi cimiteriali, rilevando irregolarità in 85 di questi.
Una sanzione amministrativa è stata comminata a un ospedale di Torino, dove é stata riscontrata sporcizia nelle camere mortuarie.
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