Il Nazionale

Cronaca | 18 marzo 2021, 16:54

A Torino riaprono parzialmente nidi e materne, la gioia di bimbi e genitori: “Siamo felici”

Ritorno in presenza per i bambini in classe con un compagno con bisogni educativi speciali. La campanella torna a suonare a Torino e c’è già chi chiede che il modello venga esteso anche alle elementari

A Torino riaprono parzialmente nidi e materne, la gioia di bimbi e genitori: “Siamo felici”

E’ una giornata speciale per i bambini dei nidi e delle scuole dell’infanzia di Torino: questa mattina infatti, con orario ridotto 7:30-13:30, sono tornati in presenza i piccoli che nella loro classe hanno un compagno con bisogni educativi speciali. Una riapertura parziale, organizzata in piccoli gruppi di sette bimbi al massimo, ma accolta con gioia e sorrisi sia da parte dei bambini, che da parte dei genitori.

Il bimbo uscito da scuola: "Così è più bello"

Sono felice, è stato bellissimo tornare a scuola oggi: meglio così o a casa? Vorrei stare qui sempre” afferma Luca (nome di fantasia), uscito di corsa e con il sorriso stampato sulle labbra dalla scuola dell’infanzia municipale Suor G. De Muro, in via Servais. Ad accoglierlo, il papà: “E’ stata davvero una bella notizia, per loro soprattutto ma anche per noi. L’iniziativa è lodevole, perché si tutelano in primis le esigenze di un compagno disabile e poi quelle degli altri bimbi, che hanno comunque bisogno di socialità”.

Luca tornerà a scuola ancora domani, poi toccherà ai compagni, grazie a un principio di rotazione che non lascerà mai il bambino con bisogni educativi speciali solo e permetterà agli altri alunni di recarsi a scuola, senza perdere il contatto con la realtà.

Appendino e Di Martino: "Fatto il possibile per tenere aperti i servizi educativi"

A Torino durante questo difficilissimo anno abbiamo sempre fatto il possibile per tenere aperti i servizi educativi, consapevoli di quanti sacrifici richieda la perdita delle attività in presenza, soprattutto quando si tratta dei più piccoli e delle loro famiglie” è il commento della sindaca Chiara Appendino. “Siamo orgogliosi di comunicare che da oggi i nidi e le scuole dell’infanzia comunali riaprono per accogliere piccoli gruppi inclusivi di bambini con disabilità e i loro compagni” conclude la prima cittadina.

I servizi educativi, come le scuole, sono già stati provati dal lockdown dell'anno scorso. Con questa iniziativa desideriamo dare un supporto concreto alle bambine e ai bambini e alle loro famiglie, in un'ottica inclusiva e nel rispetto delle misure di prevenzione. I bambini che non verranno in presenza fruiranno di attività a distanza” spiega l’assessore all’istruzione Antonietta Di Martino.

La proposta di un genitore: "Applicare il modello delle turnazioni alle elementari"

Le scuole aperte parzialmente nei nidi e nelle scuole dell'infanzia, hanno fatto si che il modello sia già stato richiesto anche in altri ordini di grado di istruzione. A sollevare la questione è Giuseppe Chiarenza, papà di una bambina che frequenta la terza elementare presso la scuola Angelini di via Sospello: "E' iniziata la Dad, i ragazzi sono a casa ma il decreto prevede giustamente che i bimbi "certificati" siano accompagnati in presenza da alcuni compagni, per evitare sconvolgimenti: nella scuola di mia figlia, il direttore scolastico ha riservato questo diritto a una sola bambina, senza prevedere turnazioni".

"Da padre, mi sono trovato in difficoltà nel spiegare a mia figlia il perché lei era a casa e un'altra compagna in classe: perché non ruotare, come accade per le materne?" prosegue il genitore. "In modo differente e maturo, all' asilo di mio figlio (Margherita Hack di via Coppino) il direttore scolastico ha chiesto chi della classe volesse partecipare alla quotidianità dei bambini "certificati", andando all'asilo magari anche solo 2/3 giorni. Questa è professionalità è senso di correttezza e democrazia".

Andrea Parisotto

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